Il 31 marzo partirà la ricostruzione del ponte Morandi ed entro il 15 aprile 2020 Genova riavrà il suo viadotto. Sarà a tutti gli effetti «percorribile». L'impalcato però, quello si vedrà già a fine 2019. O almeno questa è la speranza del commissario Marco Bucci, che ieri con il governatore della Liguria Giovanni Toti e l'architetto Renzo Piano ha firmato il contratto unico per i lavori di demolizione e la successiva ricostruzione del nuovo viadotto, affidati a Salini Impregilo e Fincantieri. Il progetto ricalcherà quello presentato alla città dall'archistar all'indomani del disastro: «Che ponte vogliamo costruire? Un ponte durevole, deve durare mille anni. E un ponte bello», ha detto Piano.
Entro la fine di marzo saranno completati gli interventi di demolizione dalla parte del moncone ovest, dove si potrà iniziare a ricostruire. Dall'altra parte, a est, «ci vorrà più tempo», ha precisato Bucci, anche perché l'area è sotto sequestro da parte della magistratura che attende un piano dettagliato degli interventi. «Daremo al 31 di marzo ai costruttori la possibilità di cominciare. Stiamo lavorando giorno e notte per rispettare il cronoprogramma», ha spiegato il capo della cordata dei demolitori, Vittorio Omini. In ogni caso la data ultima per il completamento da contratto è il 15 aprile. «Probabile però che apriremo una corsia del nuovo ponte anche prima», per Bucci. Per l'ad di Salini Impregilo, Pietro Salini, «essere qua oggi significa per noi dire che le opere pubbliche non sono cose negative, ma positive. Sono indispensabili e, soprattutto, vengono fatte da persone per bene».
A cinque mesi dal crollo del ponte Morandi, parte non solo la ricostruzione ma scatta anche il ricambio dei vertici di Autostrade.
Giuliano Mari sarà il nuovo presidente di Autostrade al posto di Fabio Cerchiai e Roberto Tomasi, attualmente direttore generale della società, sarà il nuovo amministratore delegato al posto di Giovanni Castellucci. Il consiglio di amministrazione ha convocato l'assemblea degli azionisti per il prossimo 30 gennaio 2019, che si esprimerà anche sul rinnovo.
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