Noi tutti siamo convinti che gli Stati Uniti, con le loro fondazioni, le loro università, i loro scienziati siano all'avanguardia in tutti i campi dalla fisica alla biologia, dall'astrofisica alla botanica, dalla genetica alla scienza politica. Ma non è vero. Vi sono dei campi in cui gli Usa hanno un immenso vantaggio ma vi sono anche dei campi in cui non hanno fatto progressi, perché il modo dominante di pensare li considerava privi di importanza.
Uno dei campi in cui sono arretrati è lo studio dei movimenti collettivi dove agiscono miti, ideali, passioni. Gli americani tendono a spiegare tutto in termini utilitaristici ed economicistici. Immaginano che le azioni vengano sempre compiute in vista di un vantaggio pratico, facendo un calcolo costi-benefici. Ma non è così. Molti processi storici sono messi in moto da tensioni, passioni, ideali, e appaiono in modo imprevedibile ed esplosivo.
Con la mentalità utilitaristica perciò non sono riusciti a capire i movimenti religiosi antioccidentali che sono sorti nel mondo islamico negli ultimi cinquant'anni. Hanno sempre considerato nemici solo i dittatori di tipo laico come Gheddafi, Mubarak, Saddam Hussein, Assad e non hanno mai dato importanza ai movimenti collettivi religiosi come i wahhabiti, i khomeinisti, i Fratelli musulmani, Al Qaida, i talebani, i jihadisti del Califfo. Movimenti diversi fra loro ma con un'unica meta: riportare la vita sociale e religiosa ai tempi del Profeta prima nei Paesi islamici e poi nel resto del mondo. E il Califfato sarebbe il primo germe del nuovo Stato islamico mondiale che si espande conquistando nuovi territori e per confluenza dei territori conquistati all'islam in Asia e in Africa.
Non avendo capito la natura del Califfato non lo hanno mai considerato pericoloso e lo hanno addirittura considerato un alleato nella lotta contro Assad e i suoi protettori russi.
Perché per gli americani gli unici veri nemici sono i russi e infatti hanno sempre appoggiato i movimenti islamisti che combattono contro di loro. Infine ricordiamo che, non capendo i movimenti, gli americani parlano solo di terroristi, come se fossero tanti individui isolati da catturare e condannare, come Al Capone.
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