Trenta anni di reclusione per Manuel Foffo e rinvio a giudizio davanti alla Corte di Assise per Marco Prato. Sono le richieste avanzate ieri dal pm Francesco Scavo al gup Nicola Di Grazia per i due romani accusati del delitto di Luca Varani. Le strade dei due giovani si erano divise il giorno dopo aver massacrato a coltellate e martellate il ventitreenne, nell'appartamento di via Igino Giordani.
Ora la Procura di Roma procede per concorso in omicidio volontario, aggravato dalla crudeltà e dai futili motivi. Dall'accusa i due imputati si difendono in modo diverso. Foffo, che si era costituito dopo l'omicidio su consiglio del padre al quale aveva raccontato quell'orrore, ha chiesto il rito abbreviato, che prevede lo sconto di pena pari a un terzo in caso di condanna. Prato, invece, ha optato per il rito ordinario accettando l'idea, in caso di rinvio a giudizio, di essere processato davanti alla Corte d'Assise. Ieri in apertura di udienza hanno parlato i difensori della famiglia e della fidanzata di Varani, che si sono costituiti parte civile. I genitori della vittima, assistiti dagli avvocati Andrea Florita e Alessandro Cassiani, hanno chiesto un risarcimento complessivo di due milioni di euro e una provvisionale di 500mila euro a ciascuno dei due presunti assassini.
Per Foffo la sentenza è attesa il 21 febbraio e lo stesso giorno prenderanno la parola gli avvocati difensori degli imputati, che sono l'avvocato Pasquale Bartolo per Prato e Michele Andreano e Corrado Ottaviani. Il gup si pronuncerà anche sulla sorte di Prato, che appare già segnata. Secondo quanto scritto dal pm nel provvedimento di chiusura indagine, infatti, i due imputati dopo aver fatto entrambi ripetuto uso di sostanze alcoliche e droga nei giorni antecedenti la notte del 3 marzo, erano usciti dalla casa di Foffo e avevano girato in macchina per la vie di Roma, cercando qualcuno da uccidere.
Tornati a casa, all'alba del 4, hanno chiamato Varani invitandolo con la promessa di soldi in cambio di sesso. Lì ha avuto inizio il massacro, durato due ore, che si è concluso, in camera da letto, con la morte di Luca.
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