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Salvini asfalta Orlando "Per lui sono peggio dei boss della mafia..."

Il sindaco Orlando ha già dato disposizioni ai suoi uffici per rendere il comune parte civile, ma non fece altrettanto in merito al processo di mafia battezzato "Cupola 2.0"

Salvini asfalta Orlando "Per lui sono peggio dei boss della mafia..."

Leoluca Orlando Cascio ancora una volta contro Matteo Salvini, si aggiunge un nuovo capitolo alla saga, col comune di Palermo che si costituirà parte civile nell'udienza preliminare per la vicenda della Open Arms.

Il primo cittadino del capoluogo siciliano ha già dato precise disposizioni ai propri uffici affinchè ciò avvenga nei tempi giusti, suscitando la reazione sdegnata dell'ex vicepremier, che ha ricordato altre occasioni in cui il comune sotto la direzione di Orlando non aveva mostrato la stessa solerzia. "Il comune di Palermo non si è costituito parte civile contro i mafiosi, ma ha deciso di farlo nel processo Open Arms contro di me", ha spiegato infatti il leader del Carroccio. "Per il sindaco Leoluca Orlando, è più pericoloso un ministro che difende i confini rispetto ai boss che chiedono il pizzo. È una vergogna: Palermo non merita un’amministrazione del genere". Ciò a cui si riferisce Matteo Salvini è il processo nato dalla maxioperazione "Cupola 2.0", che ha riconosciuto 155mila euro di provvisionali alle parti civili. Oltre alle vittime del pizzo (almeno 28 gli episodi su cui hanno operato i carabinieri) si erano costituite come parti civili numerose associazioni antiracket e tre comuni siciliani, escluso quello di Palermo, come ha spiegato anche il capogruppo della Lega Igor Gelarda.

Orlando "ha solennemente dichiarato sulla sua pagina Facebook di avere dato mandato affinchè il Comune si costituisca Parte Civile nel processo per sequestro di persona, che si svolge a Palermo, contro Matteo Salvini. Se la costituzione di parte civile è uno strumento, legittimo, da parte di Orlando per 'ribadire che Palermo è città dei diritti e del Diritto', così come si legge sulla sua pagina Facebook, come mai il comune non si è mai costituito in quello che è stato il più importante processo contro la mafia degli ultimi anni?", si domanda il capogruppo del Carroccio a Palazzo delle aquile, come riportato da "Il Tempo".

"Infatti, per il processo cupola 2.0, grazie al quale gli inquirenti hanno evitato che si ricostituisse la commissione provinciale di cosa nostra a Palermo, il comune non risulta tra le parti civili", racconta ancora Gelarda. "Non ha mai fatto richiesta di essere tra gli enti danneggiati. Diversamente da come hanno fatto Villabate, Misilmeri e Ficarazzi. Eppure", affonda il rappresentante della Lega, "Si è trattato di un processo importantissimo, il cui primo grado dello stralcio abbreviato si è chiuso agli inizi dello scorso dicembre, con 46 condanne, 435 anni complessivi di carcere e 155 mila euro di provvisionali alle parti civili. Le ragioni della mancata costituzione del comune di Palermo tra gli Enti danneggiati non è mai stato chiarito". Un atteggiamento che lascia a dir poco basiti e che fa sorgere delle domande, per le quali il Carroccio vuole ottenere precise risposte.

"Crediamo che Orlando debba delle spiegazioni e forse anche delle scuse alla città di Palermo", conclude Gelarda.

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