"Ora basta, la magistratura si impegni a fare chiarezza"

Il sindaco: «Siena non può vivere con questa ombra»

"Ora basta, la magistratura si impegni a fare chiarezza"

nostro inviato a Siena

«Io prendo atto della decisione della magistratura, che per due volte ha archiviato la morte di David Rossi come suicidio. Ma devo prendere atto anche del fatto che la famiglia di Rossi e moltissimi senesi sono convinti che ci siano degli aspetti oscuri che questa ricostruzione non spiega. A queste domande va data risposta. Non voglio che la mia città vada a dormire con questo peso sulla coscienza». Non ci sta, il sindaco di Siena Bruno Valentini, a sentirsi dare dell'«omertoso» dal suo predecessore Pierluigi Piccini, che l'anno prossimo si prepara a sfidarlo alle elezioni. E che alle Iene, nei giorni scorsi, ha raccontato che dietro l'insabbiamento delle indagini c'è l'obiettivo di proteggere un giro di festini hard che coinvolge i potenti della città, magistrati compresi.

Perché Piccini ha tirato fuori questa storia?

«Io credo che si sia trattato di un gesto di cattivo gusto, soprattutto nei confronti della memoria di Rossi. È anche un gesto improvvido, perché mina la fiducia della città verso quegli stessi magistrati cui da anni chiediamo di fare chiarezza. Capisco la reazione invelenita dei giudici. Un uomo pubblico non si comporta in questo modo».

Però a Siena è quasi impossibile trovare qualcuno che gli di torto. Qui alla storia del suicidio non ci crede nessuno.

«Il procuratore Vitello ha fatto bene a rendere noto il testo dell'ultimo decreto di archiviazione, come io gli avevo chiesto di fare. Adesso chiunque può leggere, e farsi una idea precisa. Ma tanti miei concittadini non si ritrovano nelle conclusioni cui è arrivata la magistratura. E dico che così non si può andare avanti, che una città non può vivere con questa ombra addosso. Si faccia chiarezza, una volta per tutte. Chi sa qualcosa parli, adesso, o taccia per sempre. Alla magistratura chiediamo: convinceteci che la vostra e stata una inchiesta seria, che si è andato fino in fondo, che non ci sono stati santuari inviolabili. Questa città ha un debito con la storia, ci sono cose gigantesche che attendono di essere spiegate».

Il potere senese ha una

vita parallela a base di perversioni sessuali?

«Io non lo so. E non faccio il finto tonto. La teoria del complotto va di moda in tutta Italia, non solo a Siena. Ma non è così che si costruisce un mondo migliore».

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