Coronavirus

Ora il virus si batte pure col pennello

Airlite: "I nostri prodotti creano una barriera di ioni ossidanti"

Ora il virus si batte pure col pennello

Il Coronavirus si può combattere anche attraverso 180 colori di vernice naturale, brevettata, in grado di eliminare virus e batteri da ogni superficie su cui viene applicata e di purificare l'aria.

A produrli è un'azienda italiana, Airlite, che con la pandemia ha visto decollare il portafoglio ordini e la propria valutazione, attestatasi a 40 milioni di euro nell'ultimo round di finanziamento chiuso a dicembre. La società, controllata al 65% del capitale dai due fondatori - l'ad Antonio Cianci e il direttore della ricerca Massimo Bernardoni - nel corso dei suoi sette anni di vita ha registrato l'ingresso di soci come R2 Venture (il fondo di venture capital di Ryan Rockfeller), Softbank e i family office di Engel & Völkers e della famiglia Hilti. «Siamo un'ex start up che oggi conta su cinque brevetti registrati in 53 Paesi e su un giro d'affari 2020 di 1,45 milioni, in crescita dagli 1,2 milioni del 2019. Ma già oggi, a metà gennaio, contiamo su un portafoglio ordini sull'anno di 3,5 milioni, il che implica che, in prospettiva, per fine 2021 potremo arrivare a 5-6 milioni di vendite», sostiene Cianci. «Airlite è una tecnologia incorporata a una pittura minerale che, in presenza di luce e umidità dell'aria, crea una barriera di ioni ossidanti. Quest'ultima, a sua volta, fa sì che le sostanze organiche nocive si decompongano in sostanze innocue, spiega il manager, sottolineando come i test effettuati dall'azienda in laboratori indipendenti e su due ceppi virali vicini al Coronavirus, abbiano dimostrato come «Airlite, come un sapone, dissolve la membrana grassa, causando la disgregazione del virus».

Il prodotto, ispirato agli studi di Italcementi di inizio 2000 (il cemento «mangiasmog» utilizzato per il Palazzo Italia di Expo), è oggi commercializzato, anche in Gran Bretagna, Cina, Germania, Austria, Svizzera, nei Paesi scandinavi e negli Usa dove alcuni Stati come la Florida stanno sostenendo progetti di contrasto al virus alternativi al lockdown. «Stiamo inoltre raccogliendo interesse da parte di altri Paesi asiatici», prosegue Cianci secondo cui, una volta archiviato il coronavirus, si sarà comunque alzata la soglia di attenzione sulla sanificazione degli ambienti di vita consentendo al gruppo di continuare a crescere.

Per Airlite, che negli ultimi mesi ha firmato numerosi accordi corporate, l'anno in corso sarà di consolidamento per poi arrivare nel 2022 al previsto salto dimensionale attraverso un aumento di capitale destinato a rafforzare l'assetto societario e considerare un eventuale ingresso in Borsa.

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