«L'Ucraina non è in grado di vincere sul campo di battaglia. Il problema è che i politici occidentali non osano ammetterlo». Il premier ungherese Orbán, che di recente ha incontrato Putin a Pechino, prova a sbriciolare il fronte europeo pro Kiev, sostenendo che Mosca sta mantenendo le sue posizioni al fronte nonostante la controffensiva. Sono affermazioni pesanti, che fanno il paio con quelle del neo premier slovacco Fico, che ha chiuso i cordoni della fornitura d'armi. Di fronte a tutto ciò Zelensky non può fare altro che alzare il tiro, e al Consiglio Europeo ammonisce l'occidente su presunte manie d'espansione di Putin: «Non sta combattendo per mantenere la Crimea, ma se dovesse vincere in Ucraina poi avanzerebbe in Estonia, nel Baltico e in Polonia». Da Bruxelles, il presidente del Consiglio europeo Michel considera l'Ucraina «una priorità», e Zelensky, almeno a parole, incassa il sostegno di Macron, Meloni e della Von der Leyen, che ha annunciato il 12° pacchetto di sanzioni. Il sostegno militare arriva da nuove forniture Usa per 150 milioni di dollari, e da sistemi aerei di Germania e Slovenia.
Ad Avdiivka, località strategica dell'Est, Mosca avrebbe perso circa 5mila uomini da metà ottobre pur dominando sul campo. L'intelligence Usa fa sapere che la Russia ha perso almeno 125 veicoli corazzati e più di un battaglione. Un portavoce dell'esercito ucraino ha affermato che le truppe russe si rifiutano di attaccare le posizioni ad Avdiivka a causa delle pesanti perdite e che in alcune unità si sono verificati ammutinamenti. Parecchi soldati che hanno lasciato il fronte sarebbero stati giustiziati. L'esercito russo continua ad avanzare con successo anche nella direzione di Kupiansk.
La regione ucraina nord-orientale di Sumy è stata attaccata nella notte dai russi con il fuoco di artiglieria, tra le vittime un ragazzo di 16 anni. Tre droni ucraini hanno colpito la centrale nucleare russa di Kursk, a Kurchatov, uno è esploso vicino a un sito di scorie.
Un politico ucraino filorusso, Oleg Tsarev, è in terapia intensiva dopo essere stato vittima di un attentato. Nel pomeriggio gli invasori hanno lanciato missili Iskander sulle regioni di Dnipropetrovsk (in particolare a Nikopol) e Zaporizhzhia.
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