Gli orfani della Cirinnà contro Fontana

Tiziano Ferro critica il leghista. Donazioni all'Arcigay a nome del ministro

Gli orfani della Cirinnà contro Fontana

Dona 10 euro ad Arcigay a nome del ministro Lorenzo Fontana. È questa la singolare rivolta sul web che gli orfani del Pd al governo e della Cirinnà paladina dei diritti degli omosessuali hanno avviato sui social per contestare il neo ministro della Famiglia, che in un'intervista al Corriere della sera ha affermato che «le famiglie arcobaleno non esistono». E anche un big della canzone, Tiziano Ferro, interviene contro Fontana con un post pubblicato su Instagram e tradotto anche in spagnolo e in inglese: «Non voglio supporto. Mi basterebbe smettere di sentirmi invisibile», ha scritto la pop star. E le sue parole hanno fatto il giro del web.

È guerra, dunque, al ministro della Famiglia. La provocazione al ministro via social, attraverso una donazione all'Arcigay, è stata ideata da Simona Melani, editor siciliana che lavora a Milano. Non una risposta all'intervista. Il post con cui la Melani annuncia l'iniziativa, con tanto di screenshot della donazione effettuata a nome del ministro, è del 1° giugno, l'intervista a Fontana sul Corriere è uscita il giorno dopo. Ma le posizioni di Fontana sulle unioni civili e sull'aborto erano già note. «Stamattina avevo paura, poi ho deciso che no, perché la paura porta alla paralisi e il peggio che si possa fare in questa situazione è stare fermi. Ho fatto una donazione - scrive Melani - ad Arcigay a nome del neo ministro per la famiglia Lorenzo Fontana. Quello che pensa che l'omofobia sia un'opinione. E già adesso, nella inbox del ministro c'è un piccolo seme di resistenza. Ho registrato la donazione con la mail del dipartimento per la Famiglia. Potete fare lo stesso anche voi. O donare qualcosa a nome di Salvini ad un'associazione che si occupa di accoglienza e rifugiati».

È sulla pagina Facebook di Arcigay che poi l'iniziativa viene legata all'intervista del ministro: «In queste ore - scrive l'associazione - stiamo ricevendo centinaia di donazioni per la nostra campagna #Premessoche.

Il motivo è molto semplice: è la vostra risposta spontanea alla stessa affermazione carica di ipocrisia, utilizzata da Lorenzo Fontana nella sua prima intervista da ministro della Famiglia, lasciando presagire l'avvento di un nuovo periodo buio per i diritti Lgbt». Non solo la donazione. Alcune famiglie gay hanno pubblicato, sulla pagina Facebook del ministro, la propria foto. Per dimostrare che «esistono». E che sono pronte a battagliare.

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