Probabilmente qualcuno che ora è in vacanza in Trentino sta pensando di far su le valigie e andare via, dopo aver visto le immagini dell'orsa KJ2 abbattuta dalle guardie forestali della provincia autonoma di Trento. E infatti. «Iniziano le disdette agli alberghi e alle case di vacanza in Trentino da parte dei turisti italiani, russi e francesi - fa sapere l'Aidaa (Associazione italiana difesa animale e ambiente) nella sua pagina ufficiale - al momento sono una trentina le disdette di case e alberghi per il periodo del post ferragosto per un totale di circa un centinaio di turisti che hanno deciso di non passare le vacanze in Trentino dopo la barbara uccisione dell'orsa KJ2».
Un'uccisione eseguita dopo che il 22 luglio scorso l'orsa aveva ferito Angelo Metlicovec, 69 anni di Cadine (Trento), mentre passeggiava con il suo cane in un bosco nella zona dei laghi di Lamar. L'uomo si trovava a un paio di chilometri a monte di Predara, dove un cartello indica la presenza dell'orso, che nella zona due anni fa aveva colpito Vladimir Molinari, sempre in compagnia del cane. L'orsa alla fine è stata abbattuta eseguendo l'ordinanza del presidente della Provincia, Ugo Rossi. «Abbiamo agito in scienza e coscienza, quell'orsa era molto pericolosa e nelle nostre priorità c'è la sicurezza delle persone sopra ogni altra cosa dice Rossi - Non si poteva fare diversamente». La Procura di Trento intanto potrebbe aprire un'inchiesta. La parlamentare Michela Vittoria Brambilla, presidente del Movimento animalista aveva annunciato battaglia e ora mantiene la parola. Secondo la leader l'abbattimento dell'orsa non era necessario e l'ipotesi di reato è «Uccisione di animale». «La Provincia spiega - dovrà anche rispondere della gestione del progetto di ripopolamento: della dimostrata incapacità di organizzare la convivenza tra orso e uomo delimitando zone di rispetto e imponendone l'osservanza agli escursionisti». Pugno duro anche da parte del presidente dell' Aidaa, Lorenzo Croce. «Chiederemo all'Europa e al Governo di condannare ufficialmente questo assurdo e inutile omicidio dell'orso. Ora la nostra attenzione si rivolge ad altri sei o sette orsi che potrebbero essere a rischio soppressione». Non solo aggiunge l' Aidaa: «L'orsa aveva due cuccioli, almeno stando alle notizie di questi giorni, vogliamo sapere che fine hanno fatto».
Gli animalisti intanto hanno steso un lenzuolo dove l'orsa è stata abbattuta: «Saremo il vostro incubo» e annunciano, in blocco, una manifestazione per sabato. Già oggi previste delle proteste nella Valle dei Laghi piena di turisti.
Turisti che, nei social, aderiscono alla campagna di boicottaggio con gli hashtag #NoVisitTrentino o #Kj2. «Ho appena disdetto la mia prenotazione in Trentino del 14,15,16. Mettono l'orso nei simboli turistici e poi l'ammazzano» o «Mai più in Trentino, mai più i loro prodotti». Era stato l'Enpa a lanciare la campagna.
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