Cronache

Il padre attacca. "Lo conosco, lavorava da me. Macché voci..."

"Conosco il ragazzo, ha fatto uno stage con me come elettricista, non ha mai dimostrato demoni, sarà forse uno dei primi alibi che si sta creando. Non vorrei che mia figlia fosse morta per niente e che non abbia giustizia"

Il padre attacca. "Lo conosco, lavorava da me. Macché voci..."

«Conosco il ragazzo, ha fatto uno stage con me come elettricista, non ha mai dimostrato demoni, sarà forse uno dei primi alibi che si sta creando. Non vorrei che mia figlia fosse morta per niente e che non abbia giustizia». Vincenzo, il papà di Chiara Gualzetti, si dispera ma rimane lucido. Il suo dolore non gli annebbia i pensieri. «Se fosse riconosciuto incapace di intendere e volere - dice - potrebbe non essere processato e tornare libero dopo non molto tempo. Diciassette anni fa ho lasciato Napoli con mia moglie perché mia figlia nascesse qui, volevo crescesse in un posto sicuro per il suo futuro e ora non mi rimane niente: lei non ha più futuro e io non ho nessun futuro senza di lei». Da padre orgoglioso mostra l'ultima pagella di Chiara, che aveva la media dell'otto: «Era solare, senza grilli per la testa o un minimo cenno di brutti pensieri, aveva una passione per l'arco, era una vincente». «Chi ce la ridarà ora?», ripete mamma Giusi. La coppia affida a Facebook il ringraziamento per quanti hanno mostrato loro affetto. «Poche parole per esprimere tutta la nostra gratitudine alle forze dell'ordine, alla protezione civile e a tutti quelli che hanno partecipato sia materialmente che moralmente - scrivono -. Abbiamo avuto tante attestazioni di solidarietà». Il sindaco metropolitano Virginio Merola esprime «vicinanza alla famiglia», al sindaco Daniele Ruscigno e alla comunità di Valsamoggia. Disperato anche lo zio della 15enne, Alfonso Fortunato. «Quel ragazzo è venuto a prenderla e sono saliti insieme. Lei ha detto dieci minuti e torno. Si è allontanata con l'omicida e questo dimostra la fiducia che aveva nelle persone: si è fidata di chi non doveva». Per ricordarla stasera partirà una fiaccolata dal municipio del comune.

La vittima faceva parte degli arcieri del Melograno e il suo istruttore Roberto Veltri dice che «era brava e concentrata». Tiziana Tiengo, preside dell'alberghiero Vigorelli, la scuola che la vittima frequentava, la descrive come una ragazza «serena con normali fragilità» ed è sconvolta perché ora dovrà affrontare questa tragedia con i compagni di classe di Chiara. La ragazza aveva scelto l'indirizzo di accoglienza turistica e il prossimo anno si sarebbe spostata nella sede di Casalecchio.

Ma i suoi sogni non li realizzerà mai.

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