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Paragone punta a indebolire Di Maio e si affida a Di Battista

L'obiettivo del conduttore televisivo e dell'ex deputato sarebbe di cambiare il Movimento dall'interno, cercando di far cadere il leader dei grillini

Paragone punta a indebolire Di Maio e si affida a Di Battista

Il Movimento 5 Stelle è in continua agitazione per varie questioni, non ultima quella di Gianluigi Paragone, il senatore espulso dal partito per aver votato contro la legge di bilancio. Nel frattempo, i deputati Nunzio Angiola e Gianluca Rospi hanno lasciato il M5S per passare al Gruppo Misto. I due parlamentari hanno accusato il capo politico Luigi Di Maio di gestire in modo verticistico il Movimento.

La vicenda Paragone potrebbe avere dei risvolti interessanti nello scenario politico. A quanto pare, sembra che il conduttore televisivo punti sia a cambiare il partito dall’interno, cercando di far cadere Di Maio, sia a rientrare nei 5 Stelle. Per realizzare il primo obiettivo, il giornalista si sarebbe rivolto all’amico Alessandro Di Battista, che ha difeso le scelte e le battaglie di Paragone. Si tratta di due personaggi che rappresentano l’ala sovranista e anti-europeista dei pentastellati, i quali non vedono di buon occhio la svolta governista del Movimento e ancora di meno l’alleanza con il Partito democratico. Anche Di Battista vorrebbe ritornare ad avere un peso politico ma in Parlamento il suo nome non mette d’accordo deputati e senatori, i quali non digeriscono le sue uscite. Cosa ben diversa di quanto succede all’esterno dove i militanti lo esaltano e lo stesso si può dire per Paragone.

Come riporta La Stampa, dunque, l’obiettivo dell’ex deputato e del conduttore televisivo è cambiare il partito dall’interno e indebolire Di Maio. I due continueranno a incontrare gli attivisti in giro per l’Italia, così come avvenuto lo scorso 17 dicembre a Tivoli, vicino Roma. Durante questi incontri si parla dei valori ma anche dei cavalli di battaglia abbandonati dal leader Di Maio, ovvero l’opposizione alle regole di Bruxelles, al sistema bancario e ai gruppi di potere economico. Inoltre, Di Battista e Paragone considerano negativo il progetto di trasformare i 5 Stelle in un partito che rappresenti solo il Mezzogiorno. Secondo loro, non si può prescindere dalle regioni che fanno da traino dal punto di vista industriale e imprenditoriale.

L’altro aspetto importante per Paragone sarebbe quello di rientrare nel Movimento. il giornalista ha già detto che ricorrerà alla giustizia ordinaria contro l’espulsione dal partito, per ottenere il suo ritorno.

Inoltre si appellerà alla presidente del Senato, Elisabetta Casellati, perchè ritiene ingiusto il suo allontanamento forzato dal gruppo dei senatori grillini.

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