Onorevole Mara Carfagna, il governo con la riforma del codice penale sta davvero depotenziando le tutele introdotte dalla sua legge sullo stalking?
«L'errore è sotto gli occhi di tutti. La riforma del codice penale permette in alcuni casi l'estinzione del reato di stalking mediante il semplice pagamento di una somma».
Quali conseguenze potrebbe avere?
«Devastanti. Ma soprattutto è sbagliato il segnale, il messaggio è che il legislatore fa un passo indietro nel percorso verso la piena tutela delle donne sottoposte a intimidazione e violenza. Non serve gridare il proprio sdegno dopo ogni femminicidio, senza agire con impegno, attenzione e azioni concrete».
Il ministro Orlando promette modifiche, Maria Elena Boschi apre ai correttivi.
«Apprezzo l'apertura di Orlando che ha implicitamente ammesso l'errore. Resto invece sorpresa dalle dichiarazioni del ministro Boschi che plaude all'apertura del ministro della Giustizia. Ma la delega da un anno alle Pari Opportunità non è la sua? Non siede in Consiglio dei ministri? Stiamo predisponendo una proposta di legge correttiva che presenteremo a breve a meno che il governo non intervenga».
Ministri e parlamentari Pd non hanno reagito in maniera univoca.
«Di fronte a questo pasticcio giuridico c'è stata o sottovalutazione o negazione. Mi ha amareggiato il cinismo di chi ha mentito o provato a ridimensionare l'accaduto. Invece su questo tema bisognerebbe agire uniti. Non dimentico neppure che nel 2014 venne portata una norma in Consiglio dei ministri che aboliva la carcerazione preventiva per lo stalker. Sono contraria agli abusi ma in questo caso è uno strumento indispensabile per salvare vite perché è accaduto che stalker sottoposti solo a ordini di protezione si trasformassero in assassini».
Qual è lo stato di salute del sistema di protezione?
«Il sistema è complesso, devono funzionare bene tutti gli ingranaggi. Il legislatore ha fatto un buon lavoro, apprezzato anche all'estero. Il governo ha lasciato scoperta la delega alle Pari Opportunità per due anni e questo ci ha penalizzato, anche in sede internazionale.
Le forze dell'ordine fanno un lavoro prezioso, ma è indispensabile finanziare corsi per la formazione degli operatori incaricati di ottenere testimonianze senza produrre traumi su donne che spesso giustificano i loro aguzzini. La magistratura fa un lavoro importante, ma non deve mai sottovalutare i dettagli: sono quelli che fanno la differenza e possono salvare una vita».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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