"Fermi tutti, questa è una rapina". E non una rapina qualsiasi. Perché il colpo è stato messo a segno nella filiale del Banco di Napoli a Palazzo San Macuto. Un rapinatore è entrato nel palazzo che ospita, tra l’altro, le commissioni bicamerali d’inchiesta del parlamento, e si è fatto consegnare del denaro dalla cassiera. Subito dopo è scappato da un ingresso secondario del complesso.
È entrato con irruenza, ha spinto la cassiera e ha portato via, in fretta e furia, 15mila euro. Poi, come se niente fosse si è dileguato nel nulla. Dai movimenti decisi gli agenti arrivati sul posto hanno capito subito che il rapinatore, che era entrato nella piccola sede della banca con il volto nascosto dal passamontagna, doveva necessariamente essere esperto dei luoghi. "Per raggiungere, dopo il colpo, l’uscita secondaria del palazzo, in via del Seminario, da cui si è poi dileguato per i vicoli del centro storico di Roma - spiegano - ha dovuto fare un lungo giro per i corridoi del palazzo, salendo e scendendo dal quinto piano". Un percorso che anche diversi assistenti parlamentari non conoscono. Il "colpo" è oggettivamente difficile: gli ingressi di San Macuto, come tutti quelli degli altri palazzi della Camera dei deputati sono presidiati dagli assistenti parlamentari che sottopongono chiunque entra a rigidi controlli di sicurezza. Peraltro, per entrare nelle sedi della Camera bisogna essere accreditati.
Subito dopo la rapina sono scattate le indagini. L’autore del "colpo" è stato riconosciuto dal personale della polizia analizzando le immagini registrate dal circuito di video sorveglianza interno. L’uomo, un dipendente della società di servizi Milano 90, è stato poi rintracciato all'interno di un ufficio postale del quartiere Monte Sacro mentre era impegnato in un’operazione allo sportello.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.