Roma Infermiera malmenata e ammanettata in ospedale perché rispetta la legge. A denunciare la violenza ingiustificata da parte di un poliziotto è la protagonista dell'incredibile episodio Alex Wubbels, nurse presso l'University Hospital di Salt Lake City. La donna ha diffuso un video sul web che testimonia l'aggressione subita e che ha già fatto il giro degli Usa.
La vicenda risale al 26 luglio scorso quando nell'ospedale in questione è stato ricoverato l'autista di un Tir coinvolto in un grave incidente. L'uomo era arrivato privo di conoscenza ed era ancora in quello stato quando il detective Jeff Payne si è presentato in ospedale chiedendo all'infermiera Wubbles un campione di sangue del paziente, presumibilmente per verificare se l'uomo avesse assunto droghe o alcol. L'autista però non era in grado di dare alcun assenso e il poliziotto non aveva un mandato per imporre il prelievo. Ma quando la nurse ha fatto notare al detective che doveva «rispettare le procedure», e dunque non poteva eseguire il prelievo senza il consenso del diretto interessato, Payne ha risposto che se non avesse ottenuto il sangue del paziente avrebbe «trascinato fuori» il suo corpo. A quel punto la discussione si è trasformata in un alterco. Il responsabile della struttura sanitaria ha confermato alla nurse che non poteva procedere al prelievo. Così mentre la Wubbles chiedeva aiuto il poliziotto l'ha afferrata con violenza ammanettandola per poi trattenerla per una mezz'ora nell'auto della polizia.
Tutta la scena, le urla della donna e l'azione del poliziotto sono state riprese da un collega dell'ospedale, testimoniando così anche che gli altri due poliziotti presenti hanno assistito senza intervenire. La Wubbels (un personaggio popolare tra i suoi concittadini perché è un'ex campionessa di sci) ha deciso di rendere pubblico l'episodio il 31 agosto scorso. «Non intendo fare causa alla polizia -assicura l'infermiera- ma quello che mi è successo non è civile e dovevo mostrarlo sperando che non accada più». Il poliziotto, che oltretutto era stato decorato qualche anno fa per il suo impegno nel servizio, è stato spostato in un altro dipartimento ma non sospeso.
Un episodio che riapre la polemica mai sopita sul comportamento violento della polizia in Usa e che il regista Michael Moore usa contro l'attuale presidente Donald Trump, accusandolo in un tweet di essere il responsabile del comportamento prepotente dei poliziotti. In realtà episodi ben più gravi di questo si sono verificati anche durante la presidenza di Obama.
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