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Pd nel caos, Faraone: "Mi autosospendo dal partito"

Dopo l'annullamento della sua elezione a segretario del Pd siciliano, il deputato dem Davide Faraone annuncia la sua autosospensione dal partito e lancia una bordata a Zingaretti: "Al nuovo Pd danno fastidio le mie battaglie"

Pd nel caos, Faraone: "Mi autosospendo dal partito"

"Sospendo la mia iscrizione a questo Partito. Al 'nuovo Pd' danno fastidio le battaglie che io ho fatto". Così il deputato dem Davide Faraone dopo che la commissione nazionale di garanzia del Nazareno ha annullato il congresso che lo aveva eletto segretario del partito in Sicilia a causa di alcune irregolarità nel voto. Una decisione percepita dalla minoranza renziana come un attacco della corrente guidata dal segretario Zingaretti. Faraone - tra gli esponenti del Pd saliti sulla Sea Watch 3 dello sbarco nel porto di Lampedusa - affida alla rete il suo durissimo sfogo contro quello che percepisce come un vero e proprio colpo di mano. "L'Italia brucia per colpa di Salvini e Di Maio e il nuovo Pd si occupa di statuto e di regolare i conti con quelli di prima", scrive il deputato.

Faraone: "Avranno le carte bollate che meritano"

"Hanno perso politicamente, la buttano sui ricorsi: avranno tutte le carte bollate che meritano", minaccia Faraone, per il quale "al nuovo Pd, danno fastidio le battaglie che io ho fatto, ultima delle quali la marcia tra Ragusa e Catania per attaccare il Governo nazionale. O la richiesta della mozione di sfiducia a Salvini contro il quale ho schierato il Pd siciliano a testa alta". Faraone rivendica di essere stato in prima linea contro i leghisti e a favore delle navi ong che sbarcano migranti in Sicilia: "Io li ho sentiti con le mie orecchie gli insulti dei leghisti a Lampedusa, ci ho messo la faccia mentre altri stavano tranquilli nei loro palazzi romani".

"Eravamo diversi: sospendo la mia iscrizione"

Gli altri, ovviamente, sarebbero il segretario Zingaretti e i suoi. I quali, anziché sfiduciare il ministro dell'Interno, hanno "come priorità quella di sfiduciare Davide Faraone". Poi la bordata: "Annullare il congresso significa annullare la democrazia. Un partito che si chiama democratico non può cancellare la democrazia perchè è cambiata la maggioranza: quello lasciamolo fare a Salvini o Casaleggio. Noi siamo diversi", afferma Faraone. Che subito si corregge: "Eravamo diversi. Sospendo la mia iscrizione al Pd".

Renzi (e i renziani) all'attacco di Zingaretti

Un annuncio che scatena un putiferio tra i dem. Dopo avere parlato di "diktat dettato da ragioni di corrente", il capogruppo Pd in Senato, Andrea Marcucci, rincara la dose, chiedendo a Zingaretti di "spiegare per bene cosa ha spinto la commissione di garanzia ad assumere una decisione così pesante a maggioranza. Si tratta di una ferita che non può essere derubricata a questione locale".

E se l'ex ministro Graziano Delrio si dice "molto amareggiato" dall'autosospensione di Faraone, invitando il segretario a trovare "una soluzione politica che mantenga serenità, il commento più autorevole arriva da Matteo Renzi. "Che il Pd nazionale sfiduci Faraone e non Salvini è un errore.

Conosco Davide Faraone, so che è una roccia e che continueremo a lavorare insieme", le parole dell'ex premier al Corriere della Sera.

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