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Il Pd rimane solo sullo ius soli

Dopo Lupi e Alfano, pure il ministro Lorenzin blocca tutto: "Servivano modifiche e maggioranza più ampia". Il Pd tira dritto

Il Pd rimane solo sullo ius soli

Lo ius soli si appresta a essere messo in cantina. Almeno fino alla prossima legislatura. Gli unici a continuare a sostenere la necessità e l'urgenza di approvare la legge sulla cittadinanza agli immigrati sono quelli del Pd. Per il resto, anche il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha ammesso che sullo ius soli c'è stato un veto definitivo da parte di Ap.

Intervenendo a Radio Capital, la Lorenzin ha spiegato: "Servivano punti di trasformazione e una maggioranza più ampia. Quello che è passato nell'opinione pubblica è che tutti gli immigrati diventano italiani. Cosa non vera. Ma una norma così non sarebbe passata, sarebbe stata divisiva.

Per i connazionali sembrava che passasse una legge che tutti i cittadini extracomunitari diventavano italiani, una norma così non sarebbe passata, sarebbe stata divisiva", aggiunge la ministra della Salute: "Discorso chiuso? Va portato nella prossima legislatura, perché è una norma che deve agevolare percorso di integrazione. Bisognerebbe seguire la strada che ha portato al via libera al decreto vaccini: rinunciare alla fiducia per poter fare un percorso che apra a emendamenti, punti di trasformazione e a una maggioranza più ampia". Discorso chiuso, però, almeno per il momento. Anche se la Lorenzin lascia uno spiraglio: "Va portato come primo atto della prossima, perché è una norma che deve agevolare percorso di integrazione".

Ieri Maurizio Lupi è stato tranchant: "Serve una legge, ma una buona legge. Ora sarebbe un errore avere altre forzature in Parlamento sullo Ius Soli. Per noi si tratta di una questione chiusa. Almeno per questa legislatura. Se in Consiglio dei ministri si parlerà di mettere la fiducia, i nostri ministri si diranno contrari, ma il presidente Gentiloni, che ha dimostrato più volte responsabilità, sa che da qui a dicembre le proprietà sono altre".

Anche Angelino Alfano ieri è intervenuto sul tema affermando che "lo ius soli è una cosa giusta fatta in un momento sbagliato e può diventare un regalo alla Lega".

Frase che naturalmente ha fatto gongolare il leader della Lega Matteo Salvini che si è subito intestato la vittoria: "Abbiamo bloccato lo Ius Soli". Il Partito Democratico invece non demorde. "La nostra posizione sullo Ius Soli non è cambiata, la voteremo con hi ci sta", ha affermato Graziano Delrio in un' intervista a La Stampa. Sulla stessa linea anche il dem Matteo Richetti: "Sullo Ius soli il Pd è determinato ad andare avanti. Il riconoscimento della cittadinanza con lo ius culturae, non ius soli, è una forma di integrazione solida. E il momento propizio è proprio ora, nel tempo della paura.

Sarebbe incomprensibile se si dicesse non ci sono le condizioni, molliamo".

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