La piccola husky che col fiuto ha salvato il suo padroncino

Dormendogli accanto, «Bianca» si è accorta che il ragazzino stava morendo nel sonno per una crisi glicemica. E ha dato l'allarme

Nadia Muratore È vivo per miracolo, Gianmarco Santiccioli, dieci anni appena compiuti ed un sorriso contagioso. Il suo miracolo si chiama «Bianca», una cagnetta di razza husky, candida come la neve. È lei che una notte lo ha salvato da una grave crisi diabetica, svegliando con mugugni e latrati, i genitori che, ignari di quanto stesse accadendo, dormivano nella stanza accanto. È sussesso a Cortona, paese in provincia di Arezzo.«Se Bianca, che riposa ai piedi del letto di mio figlio, non fosse venuta a svegliarci, Gianmarco probabilmente non sarebbe sopravvissuto a quella crisi - spiega ancora commosso il papà Marco -. Con il suo incredibile senso senso, che nasce anche dal forte legame che c'è tra lei e mio figlio, ha capito subito che Gianmarco stava male e che doveva chiedere aiuto. Pochi minuti e forse mio figlio sarebbe morto».Gianmarco è diabetico da circa due anni e ogni giorno deve fare delle punture di insulina per mantenere in equilibrio i parametri dello zucchero nel sangue. Una di queste è prevista per le tre di notte. Quella sera, però, la glicemia del bimbo cala all'improvviso ed il livello arriva fin sotto 33: soglia molto pericolosa, che può portare a perdita di coscienza e quindi anche al coma diabetico. I genitori dormono e non si accorgono di nulla ma fortunatamente accanto a Gianmarco c'è Bianca che con il suo infallibile fiuto percepisce che qualcosa non va, si accorge che il corpo del bambino emana un odore particolare, tipico di chi ha dei problemi metabolici. Così si avvicina al suo padroncino, lo lecca in viso, percepisce il pericolo, il malessere del bambino, e senza perdere tempo si lancia nella stanza accanto a svegliare i genitori. Bianca mugola, abbaia, tira le coperte del letto, fino a quando Gianmarco e sua moglie capiscono che quello della cagnetta non è un capriccio ma un comportamento dettato da un'emergenza.«Ci siamo precipitati nella cameretta di Gianmarco - prosegue il papà, che tra l'altro è infermiere - e ne abbiamo subito misurato i livelli della glicemia, che erano pericolosamente bassi, ma intervenendo in maniera tempestiva abbiamo evitato problemi molto più gravi. Gli abbiamo somministrato una soluzione di glucosio, dopo pochi minuti la crisi è passata e Gianmarco si è subito sentito meglio. Quando al mattino dopo gli abbiamo raccontato che Bianca gli aveva salvato la vita, si è messo a piangere, l'ha abbracciata e per ringraziarla le ha dato una doppia porzione di crocchette».L'amore tra Bianca ed il piccolo Gianmarco nasce quando, due anni fa i genitori scoprono che il bambino è diabetico e lui, per superare quel momento così difficile, chiede in dono per Natale un «peloso». «Il loro incontro è stato indimenticabile - conclude papà Marco -, ed è stata Bianca a scegliere il suo padroncino.

E quando Gianmarco si è accorto che alla cagnetta mancava una zampa, si è messo a piangere e non ha più voluto separarsi da lei. Evidentemente era destino che quel batuffolo di pelo lo avrebbe ringraziato salvandogli la vita».

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