
Chiese evangeliche e un cardinale cattolico sono da anni finanziatori e testimonial delle Ong estremiste tedesche, che continuano a sbarcare migranti a casa nostra. Ieri il tribunale di Agrigento ha sospeso il fermo amministrativo che da 18 giorni bloccava in porto nave Aurora di Sea Watch. I talebani dell'accoglienza tedeschi hanno subito cantato vittoria: "Un altro colpo per la folle Legge Piantedosi, che rimane una trovata populista e disumana le cui conseguenze ricadono sulle migliaia di persone che ogni giorno rischiano la vita a sud delle nostre coste".
Sea Watch assieme alla gemella Sea Eye ringraziavano su un portale ad hoc "le Chiese per la promozione del salvataggio in mare nel Mediterraneo". Fra i testimonial spiccava il cardinale cattolico Reinhard Marx, arcivescovo di Monaco, che ha finanziato la santa alleanza di Ong "United4rescue", in gran parte tedesche, che ricevono soldi pure dalle Acli (Associazioni cristiane lavoratori italiani). Il primo assegno staccato da Marx nel 2020 era di 50mila euro e ha continuato a spronare i cristiani: "Finché ci sono persone che nella loro angoscia e disperazione si fanno strada attraverso il Mediterraneo, la nostra missione è la misericordia". Sotto l'appello, ripreso in rete, si poteva donare qualsiasi cifra così suddivisa: 40% a Sea Eye e Sea Watch, e il resto ad Alarm phone, il centralino dei migranti che vuole sostituirsi ai centri di soccorso degli Stati e a Solidarity at sea, che sostiene legalmente gli equipaggi delle Ong "minacciati da un processo".
La Chiesa evangelica tedesca ha sempre promosso Sea Eye e Sea Watch. Il suo ex presidente, Heinrich Bedford-Stroh, tesserato del partito Social democratico tedesco, oggi nel Comitato centrale del Consiglio mondiale delle chiese, aveva stretto un patto con Leoluca Orlando, quando era sindaco di Palermo, a favore delle Ong estremiste. I protestanti in Germania hanno finanziato Sea Watch con almeno 262.435 per l'aereo di ricognizione Moonbird. Ogni decollo da Lampedusa, del Cirrus SR22, prevedeva un esborso di 2800 euro. E come si legge in un bilancio di Sea Watch la spesa "è sostenuta in modo significativo dalla Chiesa evangelica in Germania".
L'ammiraglio di divisione in riserva, Nicola De Felice, ha sottolineato che "le navi delle Ong con bandiera tedesca o norvegese sono finanziate dalle istituzioni religiose. Humanity 1 riceve dei fondi fissi del governo di Berlino attraverso la Chiesa protestante". La nave, costata un milione e 300mila euro, è la vecchia Sea Watch 4 ammodernata nel porto spagnolo di Vinaros. I soldi del governo tedesco arrivavano attraverso Aktion Deutschland Hilft, un cartello di associazioni, come United4Rescue. Il nuovo cancelliere tedesco, Friedrich Merz, ha cancellato dal bilancio di quest'anno i contributi alle Ong del mare.
Il terzo tassello della "macchina da guerra", dopo navi e aerei è Alarm phone, il centralino dei migranti, nato anche grazie alla mobilitazione di don Mussie Zerai. Il prete eritreo giunto in Italia a 17 anni è stato da tempo trasferito alla parrocchia di Friburgo in Svizzera. Lo stesso padre Zerai ha spiegato come funziona Alarm phone, l'allarme telefonico via barconi: "Appena arriva una telefonata ci assicuriamo che il telefono satellitare da cui chiamano abbia sufficiente credito per poter continuare ad avere un contatto diretto con il barcone.
Poi segnaliamo la presenza dell'imbarcazione in difficoltà alle guardie costiere italiana e maltese". Ancora più spesso Alarm phone triangola con gli aerei di ricognizione delle Ong e le navi si dirigono sul posto, quasi mai in acque di soccorso italiane, per imbarcare i migranti e portarli da noi.