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La Polonia avverte Bruxelles: vincono i nazionalisti anti Ue

Col 39,1% dei consensi vincono i conservatori di Diritto e Giustizia. Kopacz ammette sconfitta. Beata Szydlo sarà premier

La Polonia avverte Bruxelles: vincono i nazionalisti anti Ue

Anche in Polonia vince la destra euroscettica. Un segnale che scuote i grigi burocrati di Bruxelles e che minaccia di far crollare l'impianto dell'Unione europea. Diritto e Giustizia (Pis) del leader Jaroslaw Kaczynski incassa una netta vittora conquistando quasi il 40% delle preferenze. Resta indietro, invece, la Piattaforma civica del centro del primo ministro uscente Ewa Kopacz che registra poco più del un 23% delle preferenze.

In Polonia le elezioni politiche sono state vinte nettamente dall’opposizione conservatrice ed euroscettica del partito Diritto e Giustizia (PiS). Conquistando il 39,1% dei consensi, incassa un risltato sufficiente a consentirgli di governare da solo. La premier uscente di Piattaforma Civica, Ewa Kopacz, il cui partito incassa appena il 23,4%, ha già ammesso la sconfitta. Il partito PiS di Jaroslaw Kaczysnski ha infatti ottenuto 242 seggi su 460 nella Camera bassa, contro i 133 andati a Piattaforma Civica. Dopo otto anni, quindi, perdono la guida del governo i liberali di Donald Tusk che, nel frattempo, si è trasferito a Bruxelles come presidente del Consiglio europeo.

A guidare il prossimo esecutivo così la 52enne antropologa Beata Szydlo. La candidata conservatrice di PiS difende l’importanza dei valori cattolici e patriottici, propone una redistribuzione della ricchezza a beneficio delle classi lavoratrici e potrebbe avviare una fase di confronto critico con l'Unione europea. Il partito di Kaczysnski è, infatti, contrario all'ingresso della Polonia nell'Eurozona. Ma fra le prime decisioni del nuovo governo c’è sicuramente da aspettarsi una marcia indietro rispetto agli immigrati. Kaczynski guarda, invece, di buon occhio la prospettiva di più basi della Nato in Polonia. "Ma il rinnovamento dell’esercito polacco - è uno dei suoi mantra - deve sostenere l’industria nazionale e non quella estera". Fra le promesse economiche del PiS vi è il bonus di 500 zloty al mese (125 euro) per ogni secondo bambino fino ai 18 anni e la riforma delle pensioni introdotta dai centristi (65 anni per gli uomini e 60 per le donne invece dei 67 attuali). I pensionati riceveranno anche le medicine gratuite.

Per coprire queste spese, il partito prevede fra l’altro di alzare le tasse per le banche e per le multinazionali che investono in Polonia.

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