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Presidenziali Francia, Adinolfi: "Chi si converte alle unioni gay, perde"

Mario Adinolfi attribuisce all'approvazione delle unioni civili le sconfitte di Matteo Renzi, Hilary Clinton, David Cameron e dei socialisti francesi

Presidenziali Francia, Adinolfi: "Chi si converte alle unioni gay, perde"

I socialisti francesi hanno perso per colpa del 'matrimonio egualitario' voluto da François Hollande. Ne è convinto Mario Adinolfi, leader del Popolo della Famiglia che, in un post su Facebook, demolisce i leader, europei e non, "che si sono "convertiti" alle unioni gay dopo una vita trascorsa su altre posizioni, sono stati travolti inaspettatamente e cancellati dalle posizioni di potere che occupavano".

"Il primo - scrive Adinolfi - è stato David Cameron che da premier conservatore britannico ha varato nel marzo 2015 la legge sul matrimonio egualitario e nel giugno 2016 si è ritrovato a mangiare fish and chips da privato cittadino sui muretti della Cornovaglia. Poi è toccato ad Obama, sponsor di Hillary Clinton, travolto persino dall'improbabile Trump". E, infine, è toccato all'ex premier Matteo Renzi e, ieri, è stata la volta dei socialisti francesi.

"Renzi vara la legge Cirinnà a maggio 2016 e a dicembre va a casa perdendo di 20 punti il referendum. Hollande padre del mariage pour tous porta i Socialisti francesi dal trionfo presidenziale del 51.6% di cinque anni fa al 6%.

Possiamo dire che seguire i diktat della lobby lgbt e legiferare contro la famiglia naturale non genera consenso?", si chiede il leader del Popolo della Famiglia.

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