Milano «Se il federalismo ha un'anima questa si chiama Lombardia. Sull'autonomia, votata dai lombardi il 22 ottobre 2017, ma poi rimasta lettera morta, il governo si scontra. Basta proclami! Il tempo è scaduto e l'esecutivo deve dare una risposta chiara». Lo scrive su Twitter Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera e coordinatrice lombarda del partito. È partita ieri dal Pirellone l'offensiva degli azzurri al governo sul tema dell'autonomia. Il gruppo regionale di Forza Italia, guidato da Gianluca Comazzi, ha presentato la mozione che sarà depositata in tutti i consigli comunali della Lombardia perché facciano pressing sull'esecutivo per la conclusione dell'iter di attuazione dell'autonomia. Sono passati due anni e mezzo, infatti, dal referendum in cui su oltre 3 milioni di elettori il 95 per cento si espresse a favore. La Regione ha portato a compimento tutti i passaggi amministrativi necessari, l'ultima parola spetta al governo, che sembra aver dimenticato la promessa fatta ai cittadini. «Le istanze degli imprenditori, degli artigiani, delle piccole e grandi aziende e di migliaia di lavoratori onesti non possono essere dimenticate» incalzano dal partito.
«La Bicamerale per l'attuazione del federalismo fiscale non si è ancora mai riunita - ha sottolineato il deputato di Fi, Alessandro Cattaneo - siamo qui per chiedere accelerare l'iter, abbiamo il dovere di portare la voce dell'Autonomia in quella sede, ci sono dei colpevoli ritardi». Anche il capogruppo azzurro Comazzi esprime «preoccupazione perché ad oggi segnali positivi dal governo non ne arrivano: i lombardi - ha detto - sono preoccupati perché oggi a livello nazionale sembrano prevalere la logica assistenzialista e le istanze delle Regioni del Sud che hanno nel M5S il loro riferimento». Insieme ai sindaci l'europarlamentare Lara Comi, le deputate Laura Ravetto, Valentina Aprea e Federica Zanella e l'assessore regionale a Istruzione e Lavoro, Melania Rizzoli.
Una mobilitazione che parte dal territorio e trasversale: «È evidente che non ci rivolgiamo solo ai sindaci di Forza Italia - ha spiegato Alessandro Fermi, presidente del consiglio regionale - ma è una battaglia bipartisan. I tempi sono stretti: da qui a fine febbraio nei Comuni vengono approvati i bilanci e ci sarà occasione di portare in discussione il documento».
Spetta a Graziano Musella, primo cittadino di Assago, deputato e coordinatore metropolitano di FI evidenziare il paradosso: «Al governo c'è proprio la Lega che dovrebbe essere presente» sul tema, «invece mi sembrano un po' addormentati». Davide Bendinelli, assessore alle politiche sociali della Regione Veneto, minaccia: «Se non va in porto la riforma scenderemo in piazza con il gilet azzurro».
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