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Cirinnà: "Pronto il ddl sulle adozioni gay alla Camera"

Lo assicura la senatrice Monica Cirinnà che poi spara a zero su Ncd: "Quella di Alfano non è una svista. Il suo partitino dello zero virgola ha la necessità di ritagliarsi uno spazio politico, rivolgendosi a quella parte dell'Italia ancora arretrata e medievale"

Cirinnà: "Pronto il ddl sulle adozioni gay alla Camera"

"Sono contenta? Così così, volevamo arrivare ad un punto preciso, sono delusa dal buco culturale e politico in Italia: ognuno deve saper parlare meglio di diritti". Il d-day della senatrice del Pd, Monica Cirinnà, è pieno di rancore nei confronti degli alleati di governo del Nuovo Centro Destra che hanno imposto lo stralcio della stepchild adoption. Ma poco importa perché "un ddl sulle adozioni per le coppie omosessuali è quasi pronto. Verrà incardinato alla Camera, dove i numeri sono sicuri, in modo che arriverà al Senato blindato".

Quanto all’alleato di governo dice nel corso della trasmissione 'Agorà' su Raitre: “Quella di Alfano non è una svista. Il suo partitino dello zero virgola ha la necessità di ritagliarsi uno spazio politico, rivolgendosi a quella parte dell'Italia ancora arretrata e medievale". La senatrice spara a zero su Alfano e la Lorenzin:"Dove vivono? Non hanno vinto loro, ieri ha vinto l'Italia migliore. Siamo a metà scala, con o senza Alfano. Loro si sono piegati, noi abbiamo perso un pezzo, ma loro hanno perso un pezzo riconoscendo i diritti alle coppie. La fedeltà è una cosa contro le donne, un retaggio maschilista, bene che non ci sia in una legge moderna", ha detto aggiungendo che ha già firmato una proposta di legge per togliere l'obbligo di fedeltà anche dal matrimonio civile.

Secondo la Cirinnà il Paese è più avanti dell'Ncd che, invece,"deve ritagliarsi una fetta di elettori che sono quella fetta di medievale di italiani che pensa di farsi rappresentare da chi parla da unioni 'senza naturà". D'altro canto, dopo il voltafaccia dei Cinque Stelle, il Pd non poteva fare altro.

"Sapendo che non c'erano i numeri siamo dovuti tornare nelle braccia di Alfano, un alleato di governo scomodo, retrivo, che speriamo presto di non avere più", dice la Cirinnà rincarando la dose.

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