Valentina Raffa
Dopo un'estenuante caccia all'uomo in tutta la Sicilia e l'Italia meridionale da parte delle forze dell'ordine, ieri sera i carabinieri hanno rintracciato a Cosenza il 28enne tarantino fortemente sospettato di avere sgozzato nella mattina la mancata suocera, Marina Zuccarello, 55 anni, impiegata in un laboratorio di analisi cliniche di Misterbianco (Catania).
Il delitto si è consumato tra le 7,15 e le 8,45, nell'abitazione estiva della donna a Madonna degli Ammalati, frazione di Misterbianco. I sospetti dei carabinieri si sono immediatamente convogliati sull'ex fidanzato della figlia 26enne della vittima. I due si erano conosciuti tempo addietro su internet e ne era nata una breve storia. Lui non ha mai accettato la fine del loro amore lo scorso aprile. Ha cercato infatti più volte, ma inutilmente, di ricucire il rapporto con lei». Sono nelle vostre mani», scriveva in uno dei tanti sms alla famiglia. Non si dava pace.
Secondo una prima ricostruzione dei fatti effettuata dagli investigatori, che ieri sera hanno messo sotto torchio il presunto omicida, il giovane sarebbe entrato in casa poco dopo l'uscita del «suocero», «Turi» Palazzolo, 65 anni, collaboratore scolastico, che è andato al bar per un caffè e acquistare giornale e sigarette. Forse ha utilizzato le chiavi dell'abitazione, di cui sarebbe stato in possesso. Una volta trovatosi faccia a faccia con la donna sarebbe iniziata una lite furibonda, al culmine della quale l'avrebbe sgozzata con un coltello da cucina.
Quando il marito è tornato a casa (la coppia ieri era in procinto di andare al mare) ha trovato la compagna a terra, in una pozza di sangue. Una scena orribile. L'uomo ha immediatamente chiamato il 118 e ha avvertito anche i carabinieri, ma per la donna non c'era nulla da fare.
In casa Palazzolo ieri mattina è stato un via-vai di investigatori. I militari dell'Arma della tenenza di Misterbianco e della compagnia di Fontanarossa stanno indagando sul delitto e hanno sentito il marito della vittima e le due figlie, che erano entrambe fuori casa ieri mattina. Una si trovava nell'abitazione di famiglia a Misterbianco, l'altra era in un campeggio con degli amici nel Messinese ed è stata rintracciata dai militari dell'Arma che l'hanno dovuta informare della tragedia consumatasi a Madonna degli Ammalati, convocandola in caserma con gli altri familiari per sentirli.
Sul luogo del delitto è intervenuta anche la scientifica per isolare eventuali tracce di dna o altri elementi che possano ricondurre all'assassino. Potrebbero rivelarsi assai utili agli investigatori le immagini immortalate da alcune telecamere di videosorveglianza installate nella zona in cui è ubicata la casa di villeggiatura dei Palazzolo. Avrebbero, infatti, ripreso l'assassino mentre fa ingresso nell'abitazione e mentre esce dopo avere compiuto il misfatto. Il giovane sarebbe stato notato anche da qualche vicino.
L'omicida sarebbe fuggito a bordo della sua auto.
Gli inquirenti immaginando che, sentendosi braccato, l'uomo avesse potuto optare per un mezzo pubblico e che avesse fatto ritorno nella sua terra, hanno attivato una fitta maglia di controlli da parte di tutte le forze di polizia a cominciare dallo Stretto di Messina. Sono stati attivati posti di blocco anche nelle arterie principali della Sicilia, con controlli serrati pure sui treni e negli aeroporti, dove sono state diramate la fotografia e le generalità del presunto omicida.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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