Quando Cacciari diceva sì al censimento dei rom

Sul censimento dei rom proposto da Matteo Salvini è scoppiata una vera e propria bufera. Eppure in passato anche esponenti di sinistra si dicevano a favore di un censimento

Quando Cacciari diceva sì al censimento dei rom

Sul censimento dei rom proposto da Matteo Salvini è scoppiata una vera e propria bufera. Il minsitro degli Interni non arretra e tira dritto: "Io non mollo e vado dritto! Prima gli italiani e la loro sicurezza". Ma da più parti soprattutto da sinistra sono arrivate critiche al piano annunciato dal Viminale. Di fatto però emerge qualcosa dal passato, ovvero esponenti della sinistra che per primi proponevano o appoggiavano inziative simili a quella proposta da Salvini per i nomadi. È il caso di Massimo Cacciari. Nel 2008 proprio l'allora ministro degli Interni, Roberto Maroni, propose di identificare tutti coloro che vivevano nei campi rom". Interpellato su quella proposta, l'allora sindaco di Venezia disse: "Sì sono d'accordo con Maroni". Insomma un tempo anche la sinistra sosteneva l'idea di un censimento sui rom. E di fatto anche il comune di Milano nel 2012 a guida centrosinistra propose una iniziativa molto simile a quella di Salvini.

E a riconoscrelo è lo stesso assessore Majorino: "Salvini ci ha beccato. Dice che nel 2012 anche noi a Milano facevamo il censimento. Certo: per individuare i bambini presenti nei campi e farli andare a scuola. Cosa che continueremo a fare".

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