Quando Padoan criticava l'Ici

In un video del 1992 spunta un giovane Padoan che si scaglia contro l'imposta sugli immobili: "Crea effetti psicologici"

Quando Padoan criticava l'Ici

C'è stato un Pier Carlo Padoan contrario alle tasse e in particolare all'Ici sulla prima casa. Lo ha mostrato questa mattina la trasmissione Rai Agorà che ha mandato in onda un filmato del 1992.

Pantalone verde - come il divano - giacca marrone a righe e polo fucsia ben abbottonata, l'attuale ministro dell'Economia aveva 42 anni, i capelli castani spettinati e una barba incolta. E in un'intervista analizzava con spirito liberale la neonata Ici, l'imposta comunale sugli immobili che è stata introdotta proprio alla fine del 1992 e che doveva inizialmente configurarsi come un'imposta straordinaria sugli immobili (Isi).

"Ho una casa dove abito, questa, ed è questo quello che mi viene richiesto", dice il giovane Padoan, "Visto che ho una casa, ho già pagato l'Isi e mi aspetto di pagare l'Ici, che sarà assai probabilmente tre volte tanto. Ma quel che è peggio, è che sarà una tassa da pagare ogni anno su un bene che non mi dà alcun reddito diretto, ma solo un reddito virtuale. Un reddito figurato, dovuto al fatto che io ci abito. Non posso certo vendere questo bene capitale e rinunciare a pagare questa tassa perché mi serve per vivere".

Poi l'attacco: Padoan critica infatti gli "effetti

psicologici" che un'imposta del genere crea sugli italiani: "Uno sa bene che da qui ai prossimi mesi dovrà drasticamente ridurre le spese".

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