Coronavirus

Quarta dose al via per over 60 e fragili. "Partiamo subito". In arrivo a settembre i vaccini anti Omicron

Non ci saranno misure restrittive, non tornerà l'obbligo delle mascherine

Quarta dose al via per over 60 e fragili. "Partiamo subito". In arrivo a settembre i vaccini anti Omicron

Non ci saranno misure restrittive, non tornerà l'obbligo delle mascherine. Ma, questo sì, scatta la raccomandazione alla quarta dose per gli over 60. Ora che il virus si è risvegliato con un'impennata anomala di casi, ora che circola tra giovani, piazze, feste e ritrovi, è urgente proteggere i più fragili e gli anziani. E si spera di portare negli hub vaccinali anche quel 78% di over 80 che finora non si è presentato. Se da un lato l'invito a tornare negli hub è «la conferma che la partita con il virus è ancora aperta», come ammette il ministro alla Salute Roberto Speranza, dall'altro (e lo sostiene lo stesso responsabile Vaccini dell'agenzia europea Ema, Marco Cavaleri), il booster è la via «per trascorrere un'estate più serena», senza brutte sorprese. In serata, la circolare del ministero ha confermato il via libera al secondo booster «purché sia trascorso un intervallo minimo di almeno 120 giorni dalla prima dose di richiamo o dall'ultima infezione successiva al richiamo», ma ribadendo che «la priorità assoluta» resta «mettere in massima protezione tutti i soggetti che non hanno ancora ricevuto né il ciclo di vaccinazione primaria, né la prima dose di richiamo (booster) e per i quali la stessa è già stata raccomandata».

Pronte le linee guida e il piano per la campagna d'estate. «Poichè in Europa è attualmente in corso una nuova ondata, con tassi crescenti di ricoveri in ospedale e in unità di terapia intensiva - spiega Stella Kyriakides, commissario europeo per la Salute - è fondamentale che le autorità sanitarie pubbliche ora considerino le persone tra i 60 e i 79 anni, nonchè le persone vulnerabili di qualsiasi età per un secondo richiamo. Questi potrebbero essere somministrati almeno quattro mesi dopo il precedente, con particolare attenzione alle persone che hanno ricevuto un richiamo precedente più di 6 mesi fa. I vaccini attualmente autorizzati continuano a essere altamente efficaci nel ridurre i ricoveri ospedalieri, le malattie gravi e i decessi nel contesto delle varianti emergenti».

Con la quarta dose di vaccino allargata a tutti gli over 60 e ai fragili di ogni età, si punta a evitare la metà dei decessi di oggi. «È un calcolo spannometrico - spiega il virologo dell'università Statale di Milano, Fabrizio Pregliasco - una stima, perché dipenderà anche dall'adesione all'offerta. Ma possiamo pensare a un contributo di riduzione dei morti di almeno un quarto».

Pur essendo favorevole alla decisione di Ema recepita anche dall'Italia, il consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza, Walter Ricciardi, ha un rammarico: «Potevamo muoverci due mesi fa, evitando tutto questo. La Fda statunitense, due mesi fa, sulla base degli stessi dati utilizzati ora dall'Ema per autorizzare la quarta dose di vaccino, aveva detto che era opportuno vaccinare per evitare che persone vaccinate da troppo tempo fossero vulnerabili. In modo particolare quelle di una certa età. In Europa abbiamo aspettato due mesi. E questo ha bloccato 60 giorni di campagna vaccinale che ci avrebbe probabilmente impedito di avere questa ondata».

Un altro 40% dei ricoveri sarebbe stato evitabile con un uso intelligente degli antivirali ma tant'è. Siamo (ancora) arrivati al punto che in qualche regione - per ora in Piemonte - si pensa di riaprire i reparti Covid per gestire meglio il flusso dei pazienti Covid e ordinari. Del resto il tasso di positività in Italia, seppur più basso a causa dell'effetto week end sulla lettura dei tamponi, resta al 20,1%. I decessi di ieri sono stati 127, contro i 44 del giorno precedente, e gli ingressi nelle terapie intensive sono saliti del 6%. Qualche buona notizia arriva anche sulle prospettive dei vaccini di nuova generazione (che saranno anche per gli over 60 che s vaccinano ora). «I vaccini aggiornati - spiega Ema - rispetto alle sottovarianti 4 e 5 sono stati disegnati per dare una protezione sistemica dalle forme gravi di malattia, quella che genera ospedalizzazioni e morti. Ma i nuovi antidoti costituiranno una barriera un pò più efficace anche rispetto alla malattia lieve. Vale la pena avviare una campagna vaccinale d'autunno».

L'invito di Ema a tutte le autorità sanitaie è pianificare una campagna autunnale di vaccinazione «possibilmente combinando le vaccinazioni contro il Covid con quelle contro l'influenza» in base alla situazione di ogni paese.

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