Roma - È un ritorno a Roma diverso da tutti gli altri. Quello di ieri, per Antonio Tajani, fresco di nomina a presidente del Parlamento europeo, non è stato il solito rientro da pendolare per un romano che vive in pianta stabile tra Strasburgo e Bruxelles. Ieri è arrivato in visita ufficiale. Prima tappa al Quirinale, dove il neo presidente del Parlamento europeo è stato ricevuto dal capo dello Stato, Sergio Mattarella. Un incontro che ha mostrato la piena sintonia per ciò che riguarda il nodo fondamentale del rafforzamento della coesione europea e della difesa delle sue istituzioni. Lo stesso Tajani ha subito rilanciato su Twitter un commento e un apprezzamento per l'incontro. «Appena terminato incontro con Presidente Mattarella - scrive Tajani - Concordiamo sulla necessità di rafforzare la Ue per salvaguardarne i valori». Nel pomeriggio Tajani ha fatto tappa a Palazzo Giustiniani. «Sono veramente felice di riceverti come presidente del Parlamento europeo - lo accoglie il presidente del Senato Pietro Grasso - un importantissimo riconoscimento che hai avuto per le tue qualità e il tuo lavoro e per l'Italia come Paese impegnato in Europa». A Tajani che aveva elogiato il lavoro degli uffici del Senato a Bruxelles, Grasso ha detto: «Abbiamo un felice rapporto con gli uffici del Parlamento europeo, l'Italia come paese fondatore ha un impegno notevole di portare avanti le nostre priorità: lavoro, crescita, immigrazione, lotta al terrorismo, difesa e politica estera, unione bancaria. Sono convinto che l'opera del presidente del Parlamento europeo aiuterà il rapporto con il Parlamento nazionale». Poi è stata la volta di Laura Boldrini. Tajani ha incontrato il presidente della Camera dei deputati a Montecitorio. Un'occasione anche per stendere le basi della futura collaborazione in vista delle celebrazioni per il sessantesimo anniversario dei trattai europei. Il tour con i vertici dello Stato italiano si è concluso alla Farnesina, dove Tajani è stato ricevuto dal ministro degli Esteri Angelino Alfano. La priorità, però, era portare il saluto e la solidarietà delle istituzioni europee alle fasce più deboli della società e alle popolazioni colpite dal terremoto. Un impegno che aveva preso subito dopo la sua elezione. Ed è così che la giornata romana si è conclusa con la visita alla mensa della Comunità di Sant'Egidio a Trastevere. «Se sono qui - ha spiegato - è per affermare che per l'Europa non esistono solo le banche. La nostra vuole essere l'Europa dei cittadini.
Avevo promesso di dedicare la mia prima giornata da presidente ai terremotati e alle persone in povertà. Qui a Sant'Egidio vengono per prendere un pasto caldo e trovano accoglienza. Un segnale forte per chi è in difficoltà».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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