Raffica di nomine: Gabrielli alla polizia Slitta ancora Carrai

Roma Impossibile andare oltre con le nomine ai vertici della sicurezza, dopo tanti rinvii e una serie incarichi in scadenza, per lo più per raggiunti limiti di età. Date per certe ieri mattina da media e indiscrezioni filtrate da Palazzo Chigi. Nel pomeriggio qualche dubbio e le voci su un possibile slittamento a causa di un vertice last minute con il Quirinale.

Ma alla fine le nomine per il settore sicurezza sono approdate dal consiglio ministri serale di ieri. «Trasparenza totale, non ci sono cordate, sono figure istituzionali», ha commentato il premier Matteo Renzi presentandole alla stampa. La novità è che è slittata la nomina più contestata, quella di Marco Carrai a capo della cyber security è slittata alla prossima settimana. Il fatto che il ruolo di Carrai sia di collaborazione diretta con il premier, fa cadere l'ipotesi contestatissima di una agenzia di sicurezza ad hoc. «Gli ho chiesto di venirmi a dare una mano, nei prossimi giorni procederò ad altre nomine interne», ha annunciato Renzi.

Alessandro Pansa andrà al Dis, il Dipartimento informazioni per la sicurezza, ufficio della presidenza del Consiglio che coordina le attività dei due servizi usciti dalla riforma del 2007: l'Aisi e l'Aise, rispettivamente agenzie per la sicurezza interna ed esterna.

Pansa lascia l'incarico di capo del dipartimento di pubblica sicurezza del ministero dell'Interno. Novità anche per l'Aisi. Il generale Arturo Esposito è stato sostituito da Mario Parente, ex capo dei Ros. Un avvicendamento tutto interno all'Arma dei Carabinieri, quindi.

Al posto di Pansa, come capo della polizia è stato scelto Franco Gabrielli, prefetto di Roma. Poltrona che ora resta vuota. «Nelle prossime settimane ci penseremo», ha spiegato lo stesso Renzi.

Alla guida delle fiamme gialle è stato scelto Giorgio Toschi, che ora è comandante in seconda. Il generale dell'Esercito Carmine Masiello è il nuovo consigliere militare di Palazzo Chigi. L'ammiraglio Valter Girardelli è stato nominato capo di stato maggiore della marina militare.

Il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri resta polemico con Renzi su Carrai: «Ci riprova con un incarico ad hoc» per «controllare i dati dei cittadini italiani».

AnS

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