Raggi in affanno incontra i vertici: "A Roma stiamo risolvendo tutto"

Ma prende tempo sul nuovo assessore. Insulti ai cronisti

Raggi in affanno incontra i vertici: "A Roma stiamo risolvendo tutto"

Roma - C'era da scommetterci che prima del bagno di folla al Foro Italico palermitano (atteso già per sabato ma rimandato a ieri dopo il crollo di una palazzina a Ponte Milvio) Virginia Raggi sarebbe passata per le «forche caudine» di un incontro riservato con Grillo e Casaleggio jr. L'incontro è servito per fare il punto sulla situazione romana e sull'impasse creatasi sulla scelta del nuovo assessore al Bilancio. Sono di sua competenza come sostiene lei oppure devono essere condivise con la «dirigenza» del Movimento? Roberto Fico, presidente della Commissione di vigilanza e anima della frangia dei duri e puri del grillismo, le chiede di essere cauta nelle scelte (il riferimento ovviamente è all'ipotesi di affidare l'incarico di assessore al Bilancio a una persona - Salvatore Tutino - nei confronti della quale in passato i pasdaran grillini non erano stati di certo teneri). «Con Grillo abbiamo parlato di quello che succederà - replica a distanza la Raggi - e di come sta andando Roma. I problemi della città li stiamo risolvendo, c'è una giunta che è al lavoro».

Anche Grillo sottolinea l'autonomia del Campidoglio. E attacca frontalmente i giornalisti. «Bravi soltanto - dice - a scrivere solo di cellulite e peli sulle gambe». Gli attivisti del Movimento rincarano la dose sugli odiati rappresentanti dell'informazione non rendendo affatto facile il lavoro di cronisti e operatori tv, tanto che la stessa Raggi è costretta a una difesa d'ufficio. «So che c'è stato qualche problema - dice dal palco - spero sia stato tutto risolto, spero che non ci sia nessun problema». Poi ci pensa Julian Assange - in diretta Skype - a rincarare la dose contro la categoria: «Le menzogne che leggiamo sulla stampa hanno come conseguenza la guerra quindi ogni giornalista è responsabile di almeno dieci morti». Gli spintoni, le urla e gli insulti agli operatori non sono stati presi bene e Usigrai e Fnsi hanno diffuso una nota tutt'altro che accomodante. «Si tratta di atteggiamenti intolleranti ed intollerabili - si legge - Oggi come ieri il diritto alla critica non può essere confuso con il non diritto all'aggressione verbale e non solo. Le forze dell'ordine devono garantire ai cronisti di fare il proprio lavoro. Ma auspichiamo un intervento anche del vertici del Movimento».

Dal palco la Raggi ringrazia Grillo e Gianroberto Casaleggio («per il loro sogno che stiamo trasformando in realtà») poi replica a distanza a Renzi. Paura di gestire le Olimpiadi? Tutt'altro.

Respinge le accuse e rilancia: «Quando noi abbiamo detto no, con forza, alle Olimpiadi, hanno tremato, hanno avuto paura. Allora se hanno tremato per il no alle Olimpiadi con il no al referendum vedranno la loro fine». «Ci vogliono divisi ma siamo uniti - conclude prima tornare a Roma - E io di sicuro non mollo».

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