Rai, Berlusconi: "Si decide insieme e si rispetta opposizione"

Silvio Berlusconi contesta il metodo usato per scegliere Foa. E sul presunto allarme xenofobia: "L'Italia non è un Paese razzista"

Rai, Berlusconi: "Si decide insieme e si rispetta opposizione"

"Il problema non è il nome, ma il metodo". Silvio Berlusconi tiene il punto sulle nomine Rai e in particolare sulla scelta di Marcello Foa come presidente.

"Se siamo alleati, si ragiona e si decide insieme", spiega il Cavaliere a Qn, "Secondo: la legge prevede la maggioranza dei due terzi dei componenti della commissione di Vigilanza per la scelta del presidente Rai. Va rispettato il ruolo conferito dalla legge all'opposizione. Quando noi governavamo, abbiamo dato la presidenza della Rai a figure di valore come Claudio Petruccioli e Lucia Annunziata, ma certo non schierate con noi".

Il leader di Forza Italia avverte poi Matteo Salvini: "Non credo che il consenso degli elettori moderati possa rimanere a lungo a chi permette di realizzare politiche della peggiore sinistra. Quindi o la Lega abbandonerà questo governo o gli elettori abbandoneranno la Lega". In caso di crisi, comunque, il Cavaliere non credi si possa andare a elezioni anticipate: "Solo pochi mesi fa, il 4 marzo, una maggioranza significativa di elettori aveva chiesto un governo di centrodestra", spiega, "Ma l'ipotesi delle urne non mi preoccupa affatto: Forza Italia profondamente rinnovata, con il suo leader in campo, e capace di denunciare con forza le follie degli ultimi mesi, offrendo alternative serie, concrete, credibili può ottenere risultati ben diversi non soltanto da quelli di qualche sondaggio ma anche da quelli delle ultime elezioni politiche. Noi di Forza Italia non solo esistiamo ma non ci siamo mossi di un millimetro dalla linea di centro-destra che ha ottenuto alle elezioni il consenso della maggioranza relativa degli italiani. La domanda - ha aggiunto - andrebbe fatta a chi ha scelto di fare un governo nel quale tutti i temi - tranne l'immigrazione - sono appaltati ai grillini, sessantottini in ritardo, che cercano di attuare confuse politiche di sinistra oltre che del tutto inadeguati a governare".

Sul presunto allarme xenofobia, invece, Berlusconi assicura: "L'Italia non è e non diventerà mai un Paese razzista, il razzismo per fortuna è estraneo alla nostra cultura e alla nostra civiltà". "Episodi come quello che ha colpito Daisy Osakue sono gravi", aggiunge, "Mi auguro che i responsabili vengano individuati al più presto.

A Daisy non soltanto voglio esprimere tutta la mia solidarietà, le voglio anche dire che l'Italia intera è orgogliosa - oggi più che mai - di lei e delle sue vittorie, e augurarle di portare la bandiera tricolore a nuovi importanti successi nel mondo dello sport".

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