Cronache

Rapina con sparatoria: ferito il titolare del bar ucciso uno dei banditi

Colpo di due pregiudicati italiani, uno coinvolto nel pestaggio a un militare nel '99

Rapina con sparatoria: ferito il titolare del bar ucciso uno dei banditi

Far West alla Romanina, periferia est della capitale.

Ieri pomeriggio si è scatenato l'inferno in via Ciamarra quando due rapinatori hanno assaltato un bar tabaccheria e uno dei due è rimasto ucciso mentre il proprietario dell'esercizio commerciale è stato gravemente ferito. L'altro bandito, invece, è finito in manette: ha precedenti per droga e ricettazione ed è stato coinvolto nell'aggressione al maresciallo Marco Coira, il carabiniere ferito a colpi di pistola e brutalmente picchiato nel gennaio di 20 anni fa a Roma dopo essere intervenuto per bloccare una rapina.

Tutto si è svolto in una manciata di attimi, poco dopo le 19. Attimi concitatissimi perché in quel momento nel marciapiede davanti al Caffè Europeo, al civico 186 del vialone di Cinecittà, c'erano diversi passanti. I due banditi, però, non si sono tirati indietro. Sono arrivati davanti al bar tabaccheria, che forse conoscevano bene, a bordo di uno scooter e sono scesi, lasciando il motorino acceso. Forse credevano che la situazione fosse più semplice del previsto. Invece le cose sono andate diversamente e uno dei due è rimasto steso sull'asfalto. Saranno le indagini della polizia a chiarire la dinamica della rapina finita nel sangue. Ma da una prima ricostruzione sembrerebbe che i due, entrambi italiani, con il volto coperto, abbiano fatto irruzione all'interno del Caffè Europeo, che vende anche articoli per fumatori. Entrambi erano armati di pistola e hanno puntato subito al denaro. Quando si sono trovati davanti il proprietario del bar, un cinese di 56 anni, sono stati sorpresi dalla reazione dell'uomo, che si è scagliato contro di loro. Ne è nata una colluttazione.

Un colpo è partito e ha centrato Ennio Proietti, sessantanove anni, con precedenti alle spalle, uccidendolo all'istante. Un altro proiettile, invece, si è conficcato sulla coscia del titolare e ha poi raggiunto l'addome. Immediato l'allarme dato dai passanti, che hanno sentito le grida e il rumore degli spari. In quel momento si trovava lì per caso un poliziotto fuori servizio, che ha assistito alla scena ed è intervenuto all'istante bloccando il balordo, che nel frattempo stava fuggendo. Subito è scattato l'allarme alla sala operativa della questura, ai commissariati di zona e al servizio di emergenza 118. Ma quando l'ambulanza è giunta sul posto, il sessantanovenne era già morto, mentre il ferito è stato trasportato al pronto soccorso dell'ospedale Umberto I, dove è entrato in codice rosso per la profonda ferita alla gamba ed è stato operato. Ma le sue condizioni restano gravi.

In manette invece il cinquantottenne, Enrico Antonelli, che ha precedenti per spaccio di droga e ricettazione. In passato sarebbe stato sottoposto anche a sorveglianza speciale e avrebbe scontato gli arresti domiciliari. In serata sono stati ascoltati alcuni testimoni, passanti, avventori e anche Anna, la figlia del proprietario, che ha ribadito che il padre non era assolutamente armato. La donna avrebbe visto la scena ripresa dalle telecamere di sicurezza del locale. Quando è avvenuto il fatto si trovava infatti in un'altra stanza, uno stanzino del bar. La scientifica ha effettuato i rilievi utili a ricostruire come sono andate le cose nei dettagli. I colpi sparati sarebbero stati solo due.

I proiettili sono stati recuperati ed è stato sequestrato il motorino utilizzato per la rapina.

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