Tokyo 2020

"Il re dello sprint americano o inglese? Non c'è nessuna legge che lo dice..."

Il dt La Torre: "La staffetta può essere molto competitiva"

"Il re dello sprint americano o inglese? Non c'è nessuna legge che lo dice..."

«Con il suo talento infinito, oso dire che è un uomo che può correre vicino ai 9''70 o forse anche più veloce». Lo ha detto Antonio La Torre, direttore tecnico dell'atletica italiana, parlando di Marcell Jacobs dopo la medaglia d'oro nei 100 metri. La Torre ha sottolineato che la finale si è svolta circa 2 ore dopo che Jacobs ha segnato 9.84 nella sua semifinale. «Nell'ultimo terzo della (sua) semifinale, Jacobs ha segnato una velocità massima di 43,3 km/h che è stata più veloce di chiunque altro». In finale dopo una partenza magistrale, Jacobs si è guardato intorno negli ultimi metri per assicurarsi che nessuno fosse vicino e ha rallentato leggermente. «Se avesse spinto fino in fondo, avrebbe potuto correre 9''78», ha detto La Torre. Jacobs ha iniziato la carriera nel salto in lungo, prima di passare alla velocità pura. «Purtroppo le sue ginocchia sono troppo fragili per gestire i balzi nel lungo - ha spiegato La Torre -. Sarebbe stato anche un contendente per la medaglia d'oro in quella specialità. Ma ogni volta si infortunava», ha aggiunto. L'atleta azzurro non aveva mai corso sotto i 10 secondi fino a quest'anno e questo ha sollevato alcune domande sui social media sui recenti miglioramenti. «Capisco queste domande perché, purtroppo, è sempre così», ha replicato La Torre. Anche sui dubbi sollevati dal Washington Post e dal NY Times che giudicavano «molto repentini» i miglioramenti cronometrici di Jacobs: «Credo ci sia un pochino di fastidio, non so se il termine giusto sia "rosicare". Non esiste nessuna legge che dice che chi vince lo sprint dev'essere per forza americano o inglese». Il neo campione olimpico tornerà in pista giovedì, all'alba italiana, con la staffetta 4x100 metri con Filippo Tortu, primo italiano a correre sotto i 10 secondi tre anni fa con 9''99, più Lorenzo Patta e Fausto Desalu. «Potrebbe essere una staffetta molto competitiva. Puntiamo solo ad arrivare in finale.

Poi tutto può succedere», ha concluso La Torre.

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