Redditi, in arrivo 100mila lettere delle Entrate

Stretta sui guadagni non dichiarati nel 2014. Cresce il gettito tributario: +2,2%

Redditi, in arrivo 100mila lettere delle Entrate

Roma - In arrivo centomila lettere del fisco ad altrettanti contribuenti che, fino a prova contraria, hanno sbagliato qualcosa - o magari omesso del tutto - i redditi della dichiarazione 2014, quindi quelli relativi al 2013. La notizia è arrivata ieri dall'Agenzia delle entrate che si è premurata di precisare che le lettere (o anche messaggi Pec) non saranno avvisi di accertamento, ma «semplici comunicazioni». L'agenzia dirà che dall'incrocio delle informazioni presenti nelle proprie banche dati risultano delle somme non dichiarate, in tutto o in parte. Il contribuente dovrà decidere se giustificare l'anomalia oppure presentare una dichiarazione integrativa e mettersi in regola con il ravvedimento operoso. Quest'anno per la prima volta le lettere arriveranno anche ai lavoratori autonomi.

Annuncio non a caso infarcito di rassicurazioni garantiste quello dell'Agenzia delle entrate, vista la polemica montata in questi giorni sul pignoramento dei conti correnti per i contribuenti in debito, anche senza il permesso del giudice. Non è una novità, ha spiegato ieri Equitalia. «Le norme sulle procedure per i pignoramenti esistono da 12 anni» e prevedono la possibilità di colpire tutti i crediti che il contribuente ha, compreso il conto corrente. La novità che scatta da luglio è che il fisco potrà prima accedere all'archivio dei rapporti finanziari. Cioè potrà guardare dentro il conto corrente e poi prelevare «non più a fari spenti».

Sempre sul fronte fiscale è da registrare un aumento delle entrate tributarie erariali nei primi quattro mesi dell'anno. Sono cresciute del 2,2% (2,7 miliardi di euro) rispetto allo stesso periodo del 2016. Da gennaio ad aprile sono entrati nelle casse dello stato 124 miliardi e 877 milioni di euro.

Il gettito del nuovo canone televisivo pagato con la bolletta elettrica è stato di 479 milioni di euro. Aumentano tutte le imposte dirette. Dai redditi, con l'Irpef, sono stati prelevati 59,97 miliardi di euro, in crescita dell'1,6%. Il gettito Ires registra un incremento del 25,3%) rispetto al primo quadrimestre del 2016. Vanno male le sostitutive sui redditi da capitale e sulle plusvalenze (-170 milioni di euro, pari a -26,3%) e quelle relative all'imposta sostitutiva sul valore dell'attivo dei fondi pensione (-8 milioni, pari a -1,2%). A dimostrazione di quanto il settore immobiliare sia ancora in sofferenza, l'imposta di registro segna una diminuzione del 4,4%.

Aumentano le imposte indirette. L'Iva con un gettito di 33,6 miliardi è cresciuta del 5,2%. Il gettito relativo ai giochi, 4,710 miliardi di euro, presenta nel complesso una crescita del 3,6%.

Le entrate derivanti dall'attività di accertamento e controllo sono calate di 210 milioni di euro (-7,7%) rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Con le lettere e i relativi ravvedimenti, il fisco spera di invertire la tendenza. AnS

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