Regionali, nel Pd è lotta sui candidati

Giani (Toscana) non piace al Nazareno. In Puglia Emiliano frena la corsa di Decaro

Regionali, nel Pd è lotta sui candidati
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Il voto in autunno in sei regioni (Campania, Puglia, Toscana, Marche, Veneto, Valle d'Aosta) mette a dura prova la tenuta degli schieramenti. Il Partito democratico rischia di uscirne a pezzi (non solo elettoralmente). Veleni e faide interne accompagnano Elly Schlein in queste settimane di trattative per chiudere il cerchio. La Campania, nello schema di accordo nazionale del campo largo, è stata appaltata al M5s. Il nome su cui punta Giuseppe Conte è quello di Roberto Fico. L'ex presidente della Camera non raccoglie però nel fronte dem consenso unanime. Dal Pd nazionale sono stati avanzati dubbi sul profilo di Fico. Orientando il gradimento verso un altro candidato: l'ex magistrato Cafiero De Raho, che oggi siede in Parlamento. L'ex Procuratore di Reggio Calabria però non ne vuole sapere di mollare il seggio e trasferirsi in Campania. La variabile De Luca merita un capitolo a parte. Il governatore uscente della Campania non ha ancora sciolto la riserva. Minaccia una coalizione autonoma con un proprio candidato: si fa il nome dell'assessore Lucia Fortini. Mercoledì sera a Roma De Luca ha incontrato Conte a cena per capire i margini di trattativa su Fico. Regista della cena della pace sarebbe stato Piero De Luca. A quanto pare la posizione di De Luca si sta ammorbidendo. Nel fronte centrodestra resta in pista il viceministro Edmondo Cirielli. Ieri Gianfranco Rotondi l'ha ufficialmente candidato alla presidenza della Regione. La Lega punta su Gianpiero Zinzi, deputato e coordinatore regionale. In Toscana il Pd è alle prese con una faida interna post congresso. L'uscente Eugenio Giani, nome dem che appartiene alla vecchia nomenclatura renziana, non raccoglie il favore del nuovo corso dem vicino alla segretaria Schlein. I fedelissimi della leader Marco Furfaro ed Emiliano Fossi vorrebbero silurare Giani, calando un nuovo nome. Operazione su cui c'è il benestare del M5s. Di contro sindaci e amministratori toscani hanno sottoscritto un documento per sostenere il bis di Giani, aprendo un conflitto nel partito. Anche Italia Viva vorrebbe la riconferma del governatore uscente.

In Puglia la corsa di Antonio Decaro sembra essersi arrestata di colpo. I due "vecchi" Michele Emiliano e Nichi Vendola stanno provando a sabotare la nomination di Decaro. Vendola ed Emiliano vorrebbero candidarsi al Consiglio regionale. C'è però il veto di Decaro. Scontro che è arrivato fino al Nazareno. Nel campo del centrodestra si cerca un nome che possa unire i partiti. In quota Fdi avanza la candidatura di Marcello Gemmato mentre Fi propone Mauro D'Attis. Per il centrodestra la partita più delicata si gioca in Veneto. Lo stop al terzo mandato non ha tagliato fuori il governatore uscente Luca Zaia che minaccia una sua lista. Stavolta l'effetto è dirompente sia per la Lega che per Fdi. Una lista Zaia farebbe perdere voti e seggi ai due partiti. Senza contare che nella contesa si è inserito Flavio Tosi che vuole regolare un vecchio conto in sospeso con Zaia.

La guida della coalizione dovrebbe restare in quota Lega mentre Fdi opzionerebbe la Lombardia dove l'uscente Attilio Fontana si congederà dopo il bis. Nonostante qualche tensione non dovrebbe cambiare lo schema nelle Marche. L'uscente Fdi Francesco Aquaroli sfiderà Matteo Ricci (Pd).

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