Renzi è tentato dall'idea di appoggiare Nicola Zingaretti al congresso del Pd. Il sostegno al governatore del Lazio è tra le opzioni sul tavolo dell'ex segretario dei democratici: la trattativa, affidata al fedelissimo Luca Lotti, per trovare un'intesa con il presidente della Regione Lazio è decollata negli ultimi giorni. I contatti tra Renzi e Zingaretti, dopo lo scontro nell'ultima assemblea nazionale dem, sono ripresi.
I toni del confronto tra le due anime del Pd si sono abbassati. E anche il linguaggio dei renziani, che oggi si mostrano favorevoli a un ritorno al centrosinistra, è il segnale di un cambio di rotta. Che lascia intravedere nuovi scenari nel Partito. Lotti ha avuto un mandato preciso dall'ex premier: creare le condizioni politiche per un accordo con l'unico candidato ufficiale, ad oggi, per la segreteria nazionale del Pd. Una mossa, quella di Renzi, che punta a tirare fuori dall'angolo i renziani, riportandoli al centro del campo in vista della partita congressuale, che si svolgerà prima delle elezioni europee. Ma dietro la scelta c'è anche il tentativo di fermare gli attacchi continui di Zingaretti e della minoranza del Pd contro il giglio magico.
Renzi avrebbe deciso per la virata sul governatore anche dopo una veloce consultazione con il proprio gruppo sulla scelta di un candidato da schierare al congresso: l'unico nome spendibile, che avrebbe avuto un consenso quasi unanime, sarebbe stato Graziano Delrio. Ma l'ex ministro delle Infrastrutture, ad oggi, non ha dato la disponibilità alla candidatura. In ogni caso, il gruppo dei renziani non sarebbe stato compatto; Debora Serracchiani e Matteo Richetti sarebbero comunque in campo.
Un candidato renziano avrebbe corso il rischio di una sconfitta. Meglio, dunque, trattare un accordo politico, non al ribasso, che una resa: è la riflessione che ha spinto Renzi e il giglio magico a cambiare piano in vista del congresso per la leadership del Pd. Zingaretti non avrebbe respinto al mittente l'offerta, mostrandosi favorevole al sostegno di Renzi. Il presidente della Regione Lazio ha dato l'ok alla trattativa non solo per un calcolo elettorale, l'appoggio dei renziani proietta Zingaretti verso la vittoria, ma anche sulla base di una scelta politica: il governatore, che ieri ha rilanciato la sua battaglia chiedendo «un congresso per cambiare tutto e voltare pagina», non vuole presentarsi come il candidato di Andrea Orlando e della minoranza dem. E soprattutto teme di apparire come lo sponsor del rientro nel Pd di Massimo D'Alema e Pier Luigi Bersani.
Punterebbe, invece, ad evitare che il prossimo congresso sia l'ennesimo scontro tra renziani ed ex Pci. Uno scenario che lo trasformerebbe nel candidato degli ex Pci.
La scommessa di Zingaretti è di fornire alla propria candidatura un profilo di unità e di riscatto. Anche con l'appoggio dei renziani. Ma teme che spostando troppo l'asse verso il giglio magico possa diventare poi il candidato di Renzi.
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