Piccole oscillazione per il Partito democratico e il Movimento 5 Stelle. Abbastanza, però, per far trasalire Matteo Renzi che adesso guarda con apprensione il balzo in avanti della Lega Nord. Nel giro di una sola settimana, secondo le intenzioni di voto dell'Istituto Ixè in esclusiva per Agorà, il partito del premier è passato dal 33,9% al 33,7%, mentre il Movimento 5 Stelle sale dal 24,4% al 24,5%. Il Carroccio sale dal 13,8% al 14,5%, infine Forza Italia tiene all'11,5% con una lieve inflessione dello 0,3%.
Se si votasse oggi, l'affluenza sarebbe al 61,9%. Nelle intenzioni di voto Renzi paga il braccio di ferro sulle unioni civili anche se il 54% degli italiani, se fosse in parlamento, voterebbe "s"ì all'ultima versione del ddl Cirinnà, quella che non prevede la stepchild adoption. Secondo il sondaggio di Ixè, il quale il 37% darebbe comunque voto contrario. Il 19% considera lo stralcio della stepchild adoption una vittoria dei Cinque Stelle, il 15% di Renzi e il 10% del Nuovo centrodestra. Il 68%, infine, è contrario all'adozione del configlio da parte delle coppie omosessuali.
Non è solo il Pd a soffrire le scelte del governo. Scende anche la fiducia nel premier, secondo l'Istituto Ixè di Roberto Weber, è scesa di un punto in una sola settimana.
Dopo due anni di governo, gli italiani danno a Renzi un giudizio che sfiora la sufficienza. Al comando tra i leader politici c'è sempre il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al 59%. Più in alto di tutti, come al solito, Papa Francesco, con l'87% di fiducia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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