Se c'è una cosa cui Matteo Renzi ci ha abituato è che gli piace parlare (e apparire). Sempre e comunque. Con interviste sui giornali e in tv, tweet, newsletter e chi più ne ha più ne metta. Da quando si è dimesso da Palazzo Chigi, però, è tornato (un po' in ombra), anche se non ha mai smesso di twittare. E ricordare, a tutti, che lui c'è sempre. Lo ha fatto, ad esempio, quando Gentiloni ha inaugurato la fine dei lavori della Salerno-Reggio Calabria. Lui, che a quell'opera teneva tanto (ne parlava da mesi), quando è arrivato il momento buono non poteva esserci. E così si è limitato a un tweet: "Felice per #SalernoReggioCalabria ringrazio i lavoratori che hanno fatto impresa. Un abbraccio affettuoso ai giornalisti della stampa estera".
Tornato a occuparsi a tempo pieno del suo partito, il Pd, oggi Renzi inizia una nuova avventura: apre un blog. E ovviamente twitta: "Ricominciamo. Anche con un blog". E aggiunge il titolo del primo post. "Il futuro prima o poi, torna".
A leggere il primo post Renzi la prende un po' alla larga: "Ci sono molti modi di cominciare. E di ricominciare. Chi è cresciuto con l’esperienza scout sa che il modo più bello è mettersi in cammino. Un cammino fisico, fatto di passi, incontri, sguardi. Con vecchi amici che non vedi da tempo, perché finalmente hai più tempo per te e per loro. Con nuovi luoghi da osservare, scrutare, toccare per la prima volta, come mi è accaduto a Scampia (anche questo lo aveva scritto su Twitter, ndr) qualche giorno fa. Ma è anche il cammino virtuale e condiviso di una comunità. Ci sono milioni di italiani che hanno un’idea chiara e bella del futuro dell’Italia. Con tutte le difficoltà che nessuno vuole negare. Ma sempre con un’idea chiara e bella del futuro dell’Italia. Perché questi milioni di italiani non si arrendono alla rassegnazione. Io voglio camminare con loro".
L'ex premier si toglie poi un sassolino dalle scarpe, lanciando una stoccata durissima contro l'Europa. "A cosa serve l'idea dell'Europa nata a Ventotene? A inviare letterine ridicole per chiedere assurde correzioni sul deficit, come quelle che ci hanno inviato senza risultati per tre anni? Davanti a 45mila scosse di terremoto e all'inadempienza dell'Unione Europea sugli immigrati, come rispondiamo non alle regole — che rispettiamo — ma alle miopi interpretazioni delle regole fatte da qualche euro burocrate?".
Ma Renzi può essere davvero Renzi se non ricorda quello che ha fatto? Ovviamente no. E snocciola, uno ad uno, tutto ciò che ha fatto: "Abbiamo fatto passi in avanti per noi e per il Paese. Oggi l’Italia ha qualche diritto in più e qualche tassa in meno: dal Cantiere sociale ai diritti civili fino agli 80 euro o all’abolizione dell’Imu sulla prima casa. Ha attraversato, indenne dal terrorismo, eventi come Expo e Giubileo mentre in altre zone d’Europa le cose andavano diversamente. Ha recuperato in tre anni 600mila posti di lavoro, di cui tre quarti a tempo indeterminato ed è passata dal meno due per cento del PIL 2013 al più uno per cento di oggi. Ha sbloccato opere pubbliche ferme da decenni e ha iniziato l’operazione banda larga che cambierà il volto delle città. Ha investito nelle periferie, nello sport, nelle scuole, nelle imprese, nei musei e nei teatri perché con la cultura si definisce l’identità di un popolo".
Noi siamo fieri dei nostri mille giorni. Ma, ragazzi, anche basta. Quello è il passato, ormai. E annuncia cosa ha in mente: "Questo Blog non è pensato per i reduci. È un luogo dove camminare verso il futuro. Insieme, in tanti"... e lancia la sua nuova sfida: "Nel tempo dell’insulto e dello scontro, è bello dialogare. È bello essere civili, senza sciacallaggi, polemiche, odio ad personam. Noi siamo quelli che fanno politica per qualcosa, non contro qualcuno".
Intenzioni più che lodevoli quelle del segretario del Pd. Che ha il sacrosanto diritto di discutere, parlare e fare politica. Come meglio crede. Anche se forse un altro po' di silenzio (e di ascolto) non gli avrebbe fatto male. Un suo grande amico, Oscar Farinetti (Eataly), dalle colonne del Corriere gli aveva consigliato di andare (un po') all'estero, per togliersi dalla presenza continua sotto i riflettori.
Renzi, però, ha deciso di fare l'esatto contrario. E contemporaneamente al lancio del suo nuovo blog saluta la vecchia squadra al Nazareno e annuncia la nuova segreteria del Pd: "Riorganizzeremo il partito, continueremo a combattere insieme". Altro che sparire...
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