Renzi: "Giusta l'idea di Putin sulla grande coalizione contro l'Isis"

Il presidente del Consiglio sulla lotta al terrorismo: "L’Italia è pronta a fare la propria parte ma nonfacciamo l’errore di una Libia bis"

Renzi: "Giusta l'idea di Putin sulla grande coalizione contro l'Isis"

Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, non ha dubbi: "Non c'è nessun Paese che non sia a rischio, dobbiamo essere prudenti". Il premier lo ha detto in un'intervista a Sky Tg24, soffermandosi sui fatti di Parigi.

"L’Italia è pronta a fare la propria parte - assicura il premier - ma non facciamo l’errore di una Libia bis. Il tema è decidere qual è l’obiettivo, circoscriviamo la coalizione, ma non commettiamo l’errore di bombardare ed andarsene perché io non voglio una Libia bis. L’Italia è un grande Paese. Filippo Grandi è alla guida dell’Alto commissariato per i rifugiati, Federica Mogherini guida la politica estera europea, l’Italia sta tornando. Non accetto le semplificazioni di chi dice che l’Italia non è presente ai tavoli internazionali perché la Russia è tornata al tavolo di Vienna sulla Siria anche grazie all’insistenza italiana".

"Dal punto di vista tecnico, per come funziona la Costituzione, l’Italia può mandare gli aerei in Iraq perché c’è un governo che lo chiede, e non in Siria. Ma al di là degli aspetti costituzionali che sono molto importanti, la riflessione è più ampia: il tema non è per reazione bombardiamo, lavoriamo insieme sull’obiettivo".

"Bisogna capire come esci dal pantano in Siria - prosegue Renzi - c’è bisogno che la coalizione si apra alla Russia e che le grandi potenze si parlino". E commentando la proposta di Putin, di una grande coalizione contro l’Isis come ai tempi di Hitler, il premier non ha dubbi: "Mi sembra una proposta molto giusta", aggiungendo che "sarebbe molto positivo" riportare la Russia al tavolo della coalizione internazionale.

"Non posso immaginare un grande fratello che controlli la vita quotidiana di tutti i cittadini del mondo - assicura Renzi -. Non è questo il punto: gli italiani devono sapere che non c’è una risposta definitiva" contro il terrorismo "perché se ci fosse stata non ci sarebbero stati i fatti che abbiamo visto. Chi dice facciamo così e siamo al sicuro non dice la verità. Gli strumenti migliori sono quelli preventivi. Il punto è capire chi sono quelli da beccare e dare alle forze dell’ordine e ai giudici e all’intelligence gli strumenti per operare», ha aggiunto Renzi, "l’Italia non è all’anno zero e gli arresti a Merano lo dimostrano".

Capitolo migranti. "È sbagliato - sottolinea il capo del governo - associare il tema dell’immigrazione con quello del terrorismo. Questo non significa che possiamo accettare un flusso di persone in questo modo, soprattutto per loro perché rischiano la vita affrontando il mare e, spesso, tre deserti. Quello che deve essere chiaro nel racconto della verità dei fatti è che noi abbiamo un problema immigrazione e che non può continuare così. Il modo vero per fare una scommessa diversa sull’immigrazione è fare cooperazione internazionale in quei paesi.

Quando uno dice 'aiutiamoli a casa loro' e non investe in cooperazione non è credibile. Dobbiamo limitare l’impatto in Italia e in Europa, ma dire che chi sbarca da un barcone è un terrorista è una falsità. I terroristi si muovono in aereo, non con i barconi".

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