"Se toccate la Boschi mi dimetto, si va subito al voto e non ricandido nessuno della minoranza. Nemmeno uno". Così, secondo la ricostruzione fatta da Affaritaliani.it, Matteo Renzi ieri avrebbe blindato il ministro delle Riforme, Maria Elena Boschi.
Una frase pronunciata dietro le quinte che, nonostante l’attacco di Gianni Cuperlo, sarebbe bastata a tacitare una minoranza dem che non ha alcuna intenzione di abbandonare il Pd per confluire in un partito come Sinistra Italiana che, secondo i sondaggi, non va oltre il 4-5%. Ma la battaglia è solo rimandata a ottobre quando si voterà per il referendum costituzionale. In caso di sconfitta spetterà a Roberto Speranza lottare per riconquistare la guida del Pd al Congresso.
Il governo, per ora, dunque, è salvo grazie alla minaccia del premier che non può materialmente imporre le urne perché il compito di sciogliere le Camere spetta al Capo dello Stato, ma se l’80% dei parlamentari dem dovessero invocare il ritorno alle urne creare un nuovo governo sarebbe impossibile anche perché le opposizioni non lo appoggerebbero.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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