Renzi va al contrattacco: "Lasciate stare la nonna". I veleni di Napolitano

Il leader Pd blocca l'assalto alla sua famiglia. L'ex presidente: "Ipocriti sulle intercettazioni"

Renzi va al contrattacco: "Lasciate stare la nonna". I veleni di Napolitano

Ricapitolando. Lo scrive Matteo Renzi su Facebook il giorno dopo l'uscita sui giornali dell'intercettazione con papà Tiziano sul caso Consip. Elenca per capi il succo della questione: «1. Le intercettazioni sono illegittime; 2. Vengono pubblicate violando la legge; 3. Emerge un quadro in cui un figlio dice al padre: Devi dire la verità...». Talmente affascinati dallo stile sintetico e assertivo del leader pd, suggeriamo come completare l'elenco.

4. Il presidente emerito Napolitano trova «paurosamente ipocrita» gridare adesso «contro l'abuso delle intercettazioni e l'abuso della pubblicazione: questione aperta da anni con sollecitazioni frequenti... io ho messo il dito nella piaga, mai la politica ha voluto trovare una soluzione normativa».

5. Bersani ricorda che non siamo tutti fan di telenovele: «C'è qualcuno che in questa storia non la racconta giusta».

6. Il presidente di Filmauro, De Laurentis, svilupperà lo spunto per il prossimo cinepanettone. Titolo: «Sei forte papà (ma non chiamarmi più)».

7. Dalla telefonata emerge un sospetto venuto a tutti, che lo stesso Renzi jr rende esplicito (meglio fare propri i dubbi altrui): «Mi hanno fatto un regalo». Sia figlio che padre sanno bene d'essere intercettati.

8. Ancora Renzi ieri su Facebook: «...qual è il pezzo forte oggi sullo scandalo Consip? Un'intervista a mia nonna Anna Maria, meravigliosa donna... Ma posso fare un appello per lasciare in pace almeno loro? Almeno le nonne, dai...».

9. Magari se le nonne rispondessero che non vogliono parlare al telefono con una giornalista basterebbe. Dai.

10. Se lui stesso non le mettesse in mezzo - vedi foto a corredo dell'intervista sul Corsera, tutt'altro che rubata -, sarebbe più facile. Suvvia.

11. E se proprio dobbiamo sorbirci nonna, notiamo che la signora insiste su un punto: «Lui va d'accordo con il padre. Non hanno mai litigato».

12. E volendo aggiungere al carico glicemico l'agiografia comparsa sulla Stampa, l'amico che rivela di mamma Renzi che rimprovera Matteo («Basta urli, fai star male il babbo!») e Matteo che si sfoga, «Non so più cosa fare... mio padre è un pasticcione, sono anni che gli dico di starsene calmo e tranquillo...».

13. Ulteriori dubbi assalgono: ma vuoi vedere che l'intera telenovela sta «staccando» mediaticamente il figlio dalle responsabilità del padre?

14. Una certezza: non è che siamo già in campagna elettorale? Intercettazioni e accanimento giudiziario, babbo rimproverato e nonne stupende, liquidano un sogno...

Ma non è che l'antipatico Matteo del referendum, ferito a morte dalla scissione, rinasce mirando a un target particolare? E a quale elettorato punta, l'affranto giovanotto? Chi avesse un'idea, cambi canale. Cerchi una fiction meno stucchevole.

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