Si intravedono nubi all'orizzonte per l'attuale governo, dopo il comportamento tenuto dai rappresentanti di Italia Viva in merito alla decisione di far processare o meno Matteo Salvini e l'elezione della renziana Patrizia Baffi come presidente della commissione regionale d’inchiesta che si occuperà di far luce su quanto avvenuto in Lombardia durante l'emergenza Coronavirus. Il tutto è avvenuto nello stesso giorno, ed ora gli altri membri della maggioranza (CinqueStelle e Partito Democratico) cominciano a sospettare dei propri alleati.
Matteo Renzi, del resto, è famoso per i suoi colpi di scena, e le due votazioni avvenute quest'oggi hanno suscitato più di una qualche preoccupazione nel M5S e nel Pd.
Chiamati ad esprimersi in merito all'autorizzazione a procedere sul caso Open Arms, i rappresentanti di Italia Viva nella Giunta per le immunità del Senato hanno preferito non pronunciarsi, astenendosi pertanto dal voto. Questo pomeriggio, invece, è stato indicato il nome della Baffi, consigliera regionale renziana di Codogno, come presidente della neo-commissione d'inchiesta.
La rappresentante di Italia Viva, sostenuta dalla Lega e dal centrodestra, ha battuto il candidato del Pd e dei 5Stelle Jacopo Scandella (Pd): 46 voti la Baffi, 28 Scandella.
Con gli animi già abbastanza surriscaldati dopo la votazione di stamani, è bastato poco per far scoppiare una nuova polemica. Sottovoce, c'è già chi parla di uno scambio di favori.
Furiosi, grillini e dem hanno immediatamente reclamato le dimissioni di Patrizia Baffi, già colpevole di non aver preso parte alla mozione di sfiducia mossa nei confronti dell'assessore regionale alla sanità ed al welfare Giulio Gallera.
"Ma Italia viva cosa ci sta a fare ancora al governo? Mi pare evidente che qui in Lombardia abbia scelto di stare con il centrodestra. Stamattina Italia viva salva Salvini e oggi pomeriggio la Lega indica come presidente di una commissione un candidato che non è di espressione della minoranza e non prende neanche un voto dalla minoranza", ha sbottato il grillino Dario Violi, come riportato dal "Corriere". "Alle minoranze spetta la presidenza della Commissione e le nostre indicazioni, con 28 voti su di un candidato, sono state chiarissime. La maggioranza ha eletto una sua candidata, che fa parte di Italia Viva, partito che oggi entra a tutti gli effetti nel centrodestra. È lo stesso gruppo politico che proprio questa mattina ha salvato Salvini da un processo a Roma. Evidentemente la Lega gli ha restituito il favore in Lombardia e, visti i gravi errori che ha commesso nell'emergenza, ha scelto una commissione d'inchiesta schierata a suo favore", ha poi aggiunto il pentastellato, come riportato da "Il Giorno".
Grandi mal di pancia, dunque, anche dalla parte del Partito democratico.
"Oggi abbandoniamo l’aula e a questo punto è necessario scendere in piazza perché oltre all’arroganza degli errori c’è la paura di scoprire le gravi responsabilità politiche di Attilio Fontana su questa vicenda", ha dichiarato il consigliere regionale del Pd in Lombardia Pietro Bussolati.
"Quanto è successo in commissione d'inchiesta è molto grave e dimostra tutta la paura della maggioranza in Regione Lombardia per gli errori fatti dalla giunta regionale nella gestione dell'emergenza", è il commento del capogruppo Pd in consiglio regionale Fabio Pizzul. "Lega e alleati si sono voluti scegliere da soli una presidenza di comodo, e spiace che la collega di Italia Viva si sia prestata a questo gioco, dietro il paravento di una terzietà che è data dalle regole. Per quanto ci riguarda la commissione finisce qui", ha proseguito.
Tirata così tanto in causa, Italia Viva non ha tardato a dare delle risposte. "Patrizia Baffi sarebbe un’ottima presidente della commissione d’inchiesta sulla sanità lombarda, sia per competenza che per storia personale.
La vergognosa strumentalizzazione della vicenda da parte del Pd impone però scelte nette, come sappiamo fare noi. Invitiamo Patrizia a dimettersi. A noi le poltrone non servono, lasciamole al Pd", ha dichiarato sulla propria pagina Twitter il renziano Ettore Rosato.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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