Riavvicinamento Tajani-Toti per rinforzare il centrodestra

Il vicepresidente di Fi: "Noi con il Pd? È una fake news". L'aiuto azzurro su Genova rinsalda l'asse con la Lega

Riavvicinamento Tajani-Toti per rinforzare il centrodestra

Spiragli di ricucitura. Un dialogo che qualcuno definisce «subacqueo», segnato dalla diffidenza e dalle scorie della querelle Rai. Ma anche la necessità tattica sia della Lega che di Forza Italia di tenere viva l'alleanza più naturale e giocare di sponda nel momento in cui, davanti alla tragedia del ponte Morandi, bisogna uscire dal perimetro accogliente della propaganda e compiere scelte complesse e importanti.

Un primo test per misurare lo stato dei rapporti tra il partito di Silvio Berlusconi e quello di Matteo Salvini sarà il confronto aperto fissato per oggi al Meeting di Rimini tra Giancarlo Giorgetti, Mariastella Gelmini e Maurizio Lupi. Un'occasione inedita in cui si accenderanno i riflettori sulla crisi del centrodestra e si inizierà a capire se esiste la possibilità di una tregua armata.

In queste ore se dal Carroccio non sono arrivate le classiche bordate contro l'Europa, Forza Italia ha offerto al governo una costruttiva collaborazione sia in Europa che in Italia per il rilancio di Genova, prostrata dalla tragedia del ponte Morandi. Un aiuto che si allarga a quella sorta di Piano Marshall proposto dallo stesso Giorgetti, materia sulla quale l'asse Lega-Forza Italia potrebbe avere un peso importante per fare pressione sui Cinquestelle e allontanarli da tentazioni antistoriche e antimoderne. Contatti discreti sono in corso anche per ricucire sull'Abruzzo dove gli stessi dirigenti locali del Carroccio dopo la prima accelerazione e la minaccia di uno strappo hanno ammorbidito i toni. E non a caso Maurizio Gasparri, presidente del Comitato per le elezioni regionali e amministrative, ricorda che «l'obiettivo di Forza Italia non è soltanto quello di tenere unito il centrodestra e allargarne i confini alle realtà civiche per aumentare le possibilità di vittoria. Con lo stesso spirito ci accingiamo a confrontarci per le elezioni in Alto Adige, in Abruzzo, in Basilicata e in quelle che poi si svolgeranno nei mesi successivi. Unità del centrodestra, questa l'unica strategia di Forza Italia».

Il partito azzurro, poi, nonostante qualche sbandamento a livello locale, ha rinsaldato la propria unità anche con l'incontro sulla questione genovese tra Antonio Tajani e Giovanni, dirigenti spesso identificati come rappresentanti di anime diverse dentro Forza Italia. «La nostra non è mai stata in discussione» spiega il vicepresidente del partito azzurro. «Chi dice che andiamo con il Pd fa una propaganda becera e interessata, ma le fake news hanno le gambe corte. La mia vita è da sempre alternativa alla sinistra». E proprio dall'incontro tra Tajani e Toti arriva il via libera al «piano di messa in sicurezza infrastrutturale» lanciato dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti. Le dichiarazioni dei massimi dirigenti azzurri lo confermano: «Occorre un'Italia del fare, del fare bene» dice Mara Carfagna. «Ecco perché valutiamo in modo positivo l'idea lanciata da Giorgetti di un piano di messa in sicurezza che interessi strade e cavalcavia, ma anche scuole e aree del Paese a rischio idrogeologico. Forza Italia è e sempre sarà dalla parte di chi vuole modernizzare l'Italia». Intenzione rilanciata anche da Francesco Giro che chiede «un patto bipartisan».

«Berlusconi è da sempre sensibile a questo tema e già da settembre verrà illustrato dal nostro movimento politico in tutte le sedi. Anzi sarebbe opportuno rilanciare il progetto Berlusconi delle autostrade del mare ponendo al centro del sistema logistico nazionale le aree portuali e gli interporti».

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