Le voci secondo cui una decina di senatori Fi al momento del voto potrebbero lasciare l’Aula per dare un aiuto numerico al premier? "Smentisco categoricamente. Se non ci saranno le modifiche che chiediamo, noi voteremo no. E persino Franco Carraro e Bernabò Bocca, amici personali di Matteo Renzi, mi hanno detto che rispetteranno la disciplina di partito". A dirlo è il senatore Paolo Romani, capogruppo di Fi, intervistato dal Corriere della Sera. "A oggi, garantisco" che tutti i senatori azzurri "voteranno no. Mercoledì vedremo quanti emendamenti saranno presentati e che cosa deciderà il presidente Grasso sull’emendabilità dell’articolo 2".
Romani si sofferma poi sulle pressioni fatte ad alcuni senatori perchè cambiassero la loro idea idea: "c’è una caccia imbarazzante ai senatori. Anche i nostri sono bombardati con pressioni che non c’entrano nulla con la riforma, si solleticano malesseri indipendenti dalla questione, legati a motivi di carattere territoriale". La possibilità che qualcuno che sta male possa spostarsi dove pensa di vivere meglio, magari in un Partito della nazione? "Conosco dubbi e mal di pancia di tutti - dice il capogruppo - , ci parliamo e ci confrontiamo. Non è un passaggio facile, ma la cura c’è: un forte rilancio del partito con la presenza di Silvio Berlusconi". E sulle riforme torna a far sentire la sua voce Calderoli: "Io la mia resistenza la faccio oggi, con i 510.293 emendamenti in Commissione.
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