Un risparmio da 23 miliardi se l'Italia fosse la Lombardia

Lo studio di Confcommercio su spesa pubblica e servizi incorona la Regione del Nord. Con il modello replicato su scala nazionale il governo si troverebbe in tasca un tesoretto

Un risparmio da 23 miliardi se l'Italia fosse la Lombardia

S e tutte le regioni italiane fornissero servizi della qualità della Lombardia e, soprattutto, al costo della Lombardia, il governo di turno si ritroverebbe ogni anno con un tesoretto da 23 miliardi. Una cifra che corrisponde a un terzo degli interessi che paghiamo sul nostro debito monstre, che basterebbe a garantire un taglio serio delle tasse sul lavoro o, a scelta, la diminuzione della prima aliquota Irpef di circa tre punti percentuali. Uno studio della Confcommercio sulla spesa pubblica presentato al convegno «Meno tasse, meno spesa», ha calcolato che quella locale, cioè di Regioni, Province e Comuni, ammonta complessivamente a 176,4 miliardi. Ma le autonomie locali potrebbero tranquillamente mettersi a dieta. Potrebbero spendere 102 miliardi, senza compromettere i servizi. Anzi, per quella cifra, un bel pezzo di paese potrebbe addirittura migliorarli e portarli su standard più europei.

Il metodo utilizzato dal centro studi della confederazione guidata da Carlo Sangalli consiste nel calcolare la spesa pubblica pro capite delle Regioni. Quella media in Italia è di 2.963 euro. Si va da un massimo di 6.943 della Val D'Aosta ai 2.475 della Puglia. Risalendo a ritroso la classifica partendo dalle Regioni con la spesa inferiore per abitante, gli economisti di Confcommercio sono andati a pescare quella con un livello di servizi più alto. E non hanno dovuto cercare troppo lontano, visto che la Regione dove si spende meno dopo la Puglia è proprio la Lombardia. Se i servizi pubblici costassero in tutta italia come la Regione settentrionale, si risparmierebbero ben 74,1 miliardi euro. Confcommercio ha calcolato che bisognerebbe comunque investire 51,2 miliardi per rendere efficienti le Regioni che non lo sono. Resterebbero quei 23 miliardi di spesa locale che sono «del tutto ingiustificati».

A favore della Lombardia gioca anche il numero di abitanti. Più facile fare economie di scala rispetto alle piccole, che infatti registrano spese pro capite in media superiori: 3.137 euro all'anno contro le 2.779 delle grandi. Fuori scala, le Regioni a statuto speciale. Oltre alla Val d'Aosta c'è il Trentino-Alto Adige con 6.273 euro pro capite. Segue a distanza la Sardegna con 3.702 euro.

Spazi per tagliare, ci sono. Sangalli chiede al governo più coraggio sulla riduzione delle tasse e tagli mirati. «Solo così si troveranno le risorse necessarie per ridurre tasse a famiglie e imprese e accelerare l'irrobustimento della crescita».

Temi che in questi giorni sono al centro dell'attività di governo, alle prese con il taglio delle tasse promesso da Matteo Renzi. Da registrare una strana divergenza tra il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan e Yoram Gutgeld, commissario alla Spending review.

Quest'ultimo, vicino al premier, ha detto che la spesa pubblica in Italia è già «tra le più basse d'Europa». Padoan ha invece parlato di un «enorme potenziale di miglioramento della spesa». Solo con risparmi stabili si potranno tagliare le tasse. Un messaggio in vista della legge di Stabilità.

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