Penso innovativo

La rivoluzione idrogeno per i trasporti a emissioni zero

La rivoluzione idrogeno per i trasporti a emissioni zero

Una road map verso l'idrogeno. Un piano, che consenta di avere già a partire dal prossimo anno veicoli a con questo sistema di alimenatzione per poi proiettarsi dritti al 2023, 2024. Perché? Perché è il futuro. Partiamo dai numeri: con l'elettrico l'autonomia dei veicoli è inferiore, fino a 270 chilometri sufficienti per coprire le linee giornaliere. Con l'idrogeno invece si può arrivre a 800 chilometri. Oltre mezza Italia. Meglio quindi scavallare e pensare oltre. Soprattutto ora che il mondo nuovo sta per arrivare, ora che stiamo vivendo un momento epocale.

Si tratta insomma dir un nuovo modo di pensare, innovativo, sostenibile, digitalizzato e molto più green che vede l'azienda di trasporti MAN Truck&Bus Italia in prima linea. Tra i più importanti produttori di veicoli commerciali e fornitori di soluzioni a livello europeo, l'azienda fa parte del Gruppo MAN che a sua volta appartiene al Gruppo Volkswagen. E la loro lungimiranza è di tutto rispetto. Ancora quando in Italia si andava in carrozza, la prima auto prodotta in serie è di 126 anni fa, mentre i primi autocarri e autobus MAN vedevano la luce non tanto dopo. Più di 100 anni fa: inizio 1915. Inoltre il primo autobus elettrico per il servizio di linea è stato presentato nel 1970, l'antenato di quello che oggi è il MAN Lion's City. Veicolo di serie. Per comprendere la portata dell'innovazione. già alle Olimpiadi di Monaco - era il 1972 - i migliori atleti viaggiarono a bordo degli autobus elettrici MAN.

Elettrici, a gas naturale o ibridi gli autobus MAN, con propulsione alternativa, vengono da anni usati in tutto il mondo. Oltre a furgoni camion sistemi di propulsione tradizionali e alternativi e servizi per la mobilità. Ma l'obiettivo dell'azienda che ha la sua sede italiana a Dossobuono di Villafranca (Verona) è sempre stato quello di ridurre, a lungo termine, i consumi di carburante e le emissioni dei propri veicoli.

Alessandro Smania, direttore Marketing e Comunicazione ci ha spiegato come. Tra il 2023 e il 2024 la trazione elettrica alimentata ad idrogeno sarà nel loro portafoglio. E andrà semplicemente a semplificare i problemi di autonomia. «L'elettrico ha un'autonomia limitata ci spiega Smania gli autobus o i furgoni che fanno consegne porta a porta per esempio, con le batterie arrivano a 270 chilometri, i furgoni hanno autonomia più piccola, con 120 chilometri. A livello extra urbano invece i camion più grandi hanno autonomie similari ma sono limitate. È necessario quindi passare a un sistema diverso, a idrogeno appunto». L'idrogeno che viene utilizzato in due modalità diverse, o come carburante vero e proprio per un motore termico di tipo tradizionale che tratta direttamente l'idrogeno ma non ancora prossimo a emissioni zero, o con delle celle combustibili che applicano l'elettrolisi e quindi trasformano l'idrogeno in elettricità, un sistema più sofisticato di produrre energia elettrica. «Un veicolo a gasolio spiega Smania - può coprire anche 3 mila, 4 mila chilometri, andare da Berlino a Düsseldorf. Il primo prototipo di trasporto lo metteremo su strada il primo semestre del 2021. E la gamma prossima alla serie già nel 2023 2024. Abbiamo già una gamma acquistabile di autobus elettrici. Anche se si stanno introducendo ora i primi veicoli. Ci sono ora le prime gare di azienda per gli appalti del trasporto pubblico. L'elettrico ha dei costi superiori e c'è un grosso problema che riguarda la presenza dell'infrastruttura». In sostanza mancano colonnine. «Dobbiamo trovare un modo di avere un potenziamento della rete elettrica dice oltre a particolari software».

Un'azienda la loro che di certo non si fa attendere: elettromobilità, digitalizzazione, guida autonoma. Il trasporto sostenibile per loro non è solo un modello di futuro, è il presente. La gestione della mobilità poi, pensata e studiata. Per i loro autobus Lion's CityE hanno anche pensato una nuova piattaforma digitale, la Man e Manager che consente di gestire la pianificazione della ricarica degli autobus elettrici prima dei viaggi e fornisce ai gestori della flotta una fonte di dati sullo stato del veicolo. «L'innovazione e l'inventiva di MAN che conta 80 autofficine autorizzate su tutto il territorio nazionale, oltre 1000 persone al lavoro, 17 concessionarie e un fatturato che supera i 300 milioni di euro - sono dimostrate dal fatto che, cinque decenni fa, siamo stati una delle prime aziende a concentrarci sulla mobilità», spiega Rudi Kuchta, responsabile vendite di Man Truck&Bus Se. Impossibile pensare alla mobilità sostenibile senza considerare la mobilità elettrica. Senza di essa, il concetto energetico del futuro è quasi inconcepibile.

L'età media dei loro veicoli è di 12 anni. Con 35 mila camion che girano in tutta Italia e oltre 5 mila autobus. Per un parco circolante italiano, tra i più vecchi in Europa, che si aggira intorno alle 650 mila unità. «Dobbiamo concentrarci nel cercare di svecchiare il più possibile l'intera massa di mezzi non ecologici in Italia - spiega Smania , e non sulla scia di facili entusiasmi. È un processo che va guidato. L'idrogeno come carburante alternativo è in fase di test, ma avremo già i primi prototipi dal prossimo anno».

Serenella Bettin

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