Roma Mesi per trovare una scappatoia che consentisse di restituire i soldi agli obbligazionisti di Banca Etruria, Banca Marche, Carichieti e Cariferrara i cui risparmi sono stati azzerati quando è scattato il piano «salva banche». Questa volta non ci dovrebbero essere rinvii. Il pacchetto banche dovrebbe approdare a un Consiglio dei ministri convocato per oggi o, al massimo, entro venerdì. Il governo ha cercato fino all'ultimo una formulazione per garantire la restituzione a una platea ampia ed evitare al contempo un richiamo della Commissione europea, ma potrebbe non essere riuscito nel suo intento.
Il decreto dovrebbe prevedere una restituzione secondo due modalità. Tornano gli arbitrati affidati all'autorità Anticorruzione di Raffaele Cantone, che sembravano definitivamente tramontati. Ma riguarderanno solo chi ha acquistato i titoli delle banche fallite dopo l'agosto 2013. In sostanza, i risparmiatori dovranno segnalare i loro casi e dimostrare che c'è stato un «misselling», cioè la vendita fraudolenta di titoli a rischio.
Per gli altri, cioè chi ha acquistato titoli delle banche prima dell'agosto 2013, varrà un automatismo, legato al reddito. A tutti sarà riconosciuto un rimborso, ma l'importo dipenderà dalle disponibilità economiche.
La prima modalità rientra al 100 per cento nelle regole europee. La seconda no. Il commissario alla concorrenza Margrethe Vestager nei giorni scorsi ha spiegato che la strada degli arbitrati resta aperta e che l'unica alternativa è la restituzione a risparmiatori per i quali si possa verificare una scarsa conoscenza della finanza. Rimborsi sempre al 100 per cento, quindi, ma solo per chi può provare di non essere stato in grado di comprendere la proposta di investimento in obbligazioni o azioni delle banche.
Ieri il viceministro all'Economia Enrico Morando ha confermato che il provvedimento approderà al consiglio dei ministri «entro la settimana», senza dare altri dettagli.
Il provvedimento avrà un costo. La legge di Stabilità ha stanziato 100 milioni di euro. Il governo prevede che l'operazione alla fine coinvolgerà i due terzi dei risparmiatori.
La cifra necessaria a rimborsare tutti è superiore ai 300 milioni di euro. Il governo conta di attingere alle plusvalenze generate dalla vendita delle good bank create dopo il salvataggio. Vendita che è slittata rispetto alle scadenze previste dalla legge.AnS
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