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Salvini avverte la Ue: "Non ci rifili 170 migranti o salta l'accordo su Aquarius"

Malta ignora un altro barcone. La Capitaneria di Porto italiana imbarca i migranti senza il permesso del Viminale. Pressing di Salvini sulla Valletta per aprire i porti

Salvini avverte la Ue: "Non ci rifili 170 migranti o salta l'accordo su Aquarius"

"A fronte della disponibilità del nostro governo per accogliere non più di venti immigrati che erano a bordo della Aquarius, in queste ore i partner europei pensano di lasciare sola l'Italia rifilandole un barcone con 170 persone". Matteo Salvini mette i paletti. "Se è davvero questo il tentativo, Roma rimetterà in discussione la possibilità di partecipare alla redistribuzione delle persone che erano a bordo dell'Aquarius, così come annunciato da Malta nelle ultime ore". Il Centro nazionale di coordinamento del soccorso marittimo della Guardia costiera di Roma ha hià chiesto alla Valletta di indicare un porto sicuro ("place of safety") per i 177 migranti (137 uomini, 6 donne e 34 minori) attualmente a bordo di Nave Diciotti. "Dopo aver accolto via mare 700mila immigrati in pochi anni - tuona il ministro dell'Interno - penso che l'Italia abbia già fatto il dovere suo e anche di altri".

Salvini le definisce "cronache dall'Europa che non esiste". E basta leggere la richiesta trasmessa dalla Guardia Costiera italiana alle autorità della Valletta per capire che, ancora una volta, i partner europei provano a fare i furbi e lasciare all'Italia la gestione degli sbarchi. È infatti da quei documenti che emerge chiaramente come il soccorso al barcone in difficoltà per le avverse condizioni meteomarine sia "avvenuto all'interno dell'area Sar maltese" e che era stato il centro di coordinamento maltese ad "assumere il coordinamento del soccorso". Nell'area si sono dirette "una nave maltese, identificata come P52", e una seconda unità "non identificata". Ai migranti sarebbero stati forniti acqua, cibo e giubbotti di salvataggio, ma è stata la Guardia Costiera italiana a informare la Valletta "della situazione ormai critica" dopo aver ricevuto una telefonata dal barcone in difficoltà con cui si segnalava che il motore era in avaria e che veniva imbarcata acqua.

I migranti a bordo del barcone erano 190, ma sono stati disposti l'evacuazione e il trasferimento a terra per ragioni mediche di sette di loro piu sei familiari. Gli altri si trovano adesso sulla Nave Diciotti che sta appunto chiedendo alla Valletta un porto sicuro in cui sbarcare. Al ministero degli Interni Salvini sta seguendo, minuto per minuto, l'evolversi della situazione: "Senza che al Viminale ne fossimo informati, la nave della Capitaneria di Porto italiana ha imbarcato gli immigrati mentre ancora si trovavano in acque maltesi, per dirigere verso l'Italia". Da qui la richiesta del leader leghista alla nave italiana di contattare le autorità maltesi, nelle cui acque è avvenuto il soccorso, perché mettano a disposizione un porto per lo sbarco. "Dopo aver accolto via mare 700.

000 immigrati in pochi anni - ricorda Salvini - penso che l'Italia abbia già fatto il dovere suo e anche di altri".

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