Salvini contestato dagli occupanti: "Dove c'è la sinistra accadono follie"

Il leader della Lega contestato dagli occupanti di uno stabile da due anni in mano ad abusivi. L'incontro tra il leader della Lega e il proprietario dello stabile occupato deve avvenire in strada

Salvini contestato dagli occupanti: "Dove c'è la sinistra accadono follie"

Bologna non porta bene a Matteo Salvini.O forse sì. Dipende da che parte si legge la vicenda politica, come si interpretano le contestazioni. Ogni qual volta i centri sociali urlano contro il leader della Lega, gli impediscono di parlare in città, la popolarità del segretario leghista sembra crescere. Una sorta di boomerang. Anche per questo, forse, Salvini torna volentieri a Bologna.

Stamattina il leader del Carroccio doveva incontrare il proprietario di uno stabile occupato da due anni. Due anni di inquilini abusivi, sostenuti dal centro sociale "Log". Ma quando l'auto di Salvini si è avvicinata in via De'Maria ha trovato un centinaio di contestatori a sbarrargli la strada.

Nel quartiere storicamente "rosso", la casa occupata è una realtà che fa compagnia ad un degrado denunciato da tempo: spaccio, spaccate, furti. Nella palazzina vivono famiglie straniere e italiane senza casa. Ad ottobre 2014 il sindaco Virginio Merola (Pd) ha fatto riallacciare l'acqua, "legalizzando" - di fatto - l'okkupazione. I tiepidi tentativi di sfratto non sono mai andati a buon fine, così i bolognesi devono sopprtare. Come sopporta il proprietario, che vorrebbe affittare la sua proprietà.

"Sono disposto a darlo al Comune altri due anni per trovare un'altra soluzione - dice - però l'amministrazione deve trovare un accordo con me e stipuliare un contratto serio. Le soluzioni che mi hanno proposto sono inaccettabili. Queste persone sono abusive, quando potrebbero avere un contratto normale". Riportando la legalità si eviterebbero anche pericoli inutili. All'interno 24 famiglie sono senza gas, così si sono attrezzati con bombole pericolose per l'intero quartiere.

Matteo Salvini parla di anormalità: "Qui c'è un'impunità che passa dal Tribunale, all'università al Comune e alle strade, che non è normale e spero che i bolognesi perbene che sono la stragrande maggioranza tirino su la testa". Non solo gli inquilini abisivi, nella testa del Leader della Lega c'è anche chi ha contestato il prof. Panebianco all'Università e gli attivisti dei centri sociali arrestati dopo le violenze contro la manifestazione del centrodestra a Bologna. E prontamente liberati dal giudice. "La prossima volta - ha detto Salvini - vado a bermi un bel caffè con una brioche in incognito all'università e vediamo se è un territorio libero della Repubblica Italiana o se è occupato da quattro sfigati".

"Non è normale avere delle illegalità di questo genere nel cuore di Bologna - continua - Non è normale che il proprietario di casa sua sempre in casa sua finisce in ospedale, non è normale". Il riferimento è agli scontri di qualche tempo fa, quando uno dei fratelli Baschieri, proprietari dello stabile occupato, hanno ricevuto percosse dagli inquilini. "Sono case occupate da anni, ci pagano le tasse, il Comune di sinistra non si muove e il tribunale non si muove - ha detto - non ci sono situazioni di sicurezza, ci sono 30 bombole di gas. Se succedesse qualcosa, Dio non voglia, sarebbe un disastro. Chi pagherebbe?".

L'incontro tra Salvini e i proprietari c'è stato. Ma in strada, ostacolati da un presidio di centri sociali e okkupanti. Soliti slogan ("fuori Salvini da Bologna") e qualche insulto ("Ridacci i soldi, ricco di merda").

Non è mancato nemmeno un ragazzo di colore che ha urlato a Salvini di "andarsene da Bologna".

Alla fine Salvini li sauta tutti con un bacio. "Vi voglio bene, ragazzi". È ironico. E gli antagonisti non apprezzano affatto.

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