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Salvini al Die Welt: "I soldi sono andati sempre dall'Italia all'Ue, non il contrario"

Il una lettera aperta, Matteo Salvini, difende il nostro Paese: "Non abbiamo mai chiesto se questi soldi andassero a finanziare la malavita tedesca"

Salvini al Die Welt: "I soldi sono andati sempre dall'Italia all'Ue, non il contrario"

Una lettera aperta al cuore dell’Europa. Quell’Europa rigorista e austera che blocca i negoziati. Quell’Europa "matrigna" che abbiamo imparato a conoscere negli ultimi anni tra crisi politiche e disastri economici. Una lettera che Matteo Salvini scrive al "Die Welt", il giornale tedesco che oggi titolava: "La mafia in Italia aspetta i soldi dell’Ue". L’affondo è partito da quel quotidiano che in un articolo ha affermato, in maniera intransigente, la propria contrarietà all’introduzione degli eurobond. Quell’artificio che l’Italia e altri Stati membri dell’Ue propongono come strumento per far fronte alla crisi provocata dalla pandemia di coronavirus.

Scrive Salvini: "Gentile Die Welt, ho visto con stupore il vostro titolo odierno che parla di una mafia che aspetta i soldi dall’Europa. Vorrei ricordare ai vostri lettori, che meritano un’informazione equilibrata: l’Italia è contribuente netto dell’Unione europea dal 1989". Da allora, gli italiani hanno versato al bilancio dell’Unione un totale di 81 miliardi di euro. Sempre l’Italia ha anche fatto la sua parte con i fondi salvastati, versando a vario titolo oltre 57 miliardi. "Come documentano studi di università tedesche, fra cui l’Esmt di Berlino - scrive Salvini - in molti casi, incluso quello della Grecia, il 95% dei fondi versati da Paesi come l’Italia sono stati immediatamente girati alle banche creditrici, fra cui quelle tedesche".

Poi il segretario leghista fa una digressione. Ricorda che il nostro Paese è in grado di contribuire al progetto europeo anche perché dal 1992 ha sempre avuto un avanzo primario del bilancio pubblico, tranne che nei due anni più gravi della crisi. E, sempre Salvini, sottolinea che ciò che appesantisce il bilancio pubblico italiano è la spesa per interessi. E in questo senso la decisione della signora Angela Merkel di coinvolgere nel salvataggio della Grecia gli investitori privati (Private Sector Involvement), scatenando il fenomeno dello spread, ci ha penalizzato. Mentre ha permesso alla Germania di finanziarsi a tassi negativi e di attirare capitali in cerca di un porto sicuro. Il Leibniz Institut di Halle ha dimostrato che grazie a questa mossa la Germania ha beneficiato di circa 100 miliardi di afflussi di capitali, sottratti ai mercati finanziari degli altri paesi membri.

"Vorrei infine ricordare che dall’inizio della crisi la Germania sta violando la regola che limita al 6% il surplus estero. Il successo delle imprese esportatrici tedesche, per il quale vi facciamo i nostri complimenti, significa però che l’economia tedesca prospera sulla spesa di altri Paesi, che sono suoi clienti, e che quindi converrebbe trattare con rispetto".

In sostanza Salvini fa sapere che i miliardi non sono mai arrivati in Italia dall’Ue, né via bilancio comunitario, né via fondi salvastati. Ma hanno preso sempre e solo direzione contraria: dall’Italia verso l’Europa. "E noi non abbiamo mai chiesto se andassero a finanziare la malavita tedesca. Ci rimane invece qualche curiosità su chi finanzi, e per quali motivi, le tante navi delle Ong che nel Mediterraneo traghettano immigrati clandestini".

Poi conclude: "Saremmo lieti di leggere sul vostro giornale un’inchiesta su questo problema, magari basata su fatti e non su insulti, per capirne un po’ di più su un fenomeno che avviene in violazione delle leggi nazionali e comunitarie e che riguarda e danneggia tutti, a partire dagli stessi immigrati".

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