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Salvini: "Nessun contrasto con la Chiesa. Spero di incontrare il Papa"

Matteo Salvini rivela di voler incontrare Papa Francesco e nega che vi sia un contrasto reale tra lui e la Chiesa, anzi "al di là di qualche eccesso polemico che non condivido, credo siano molte più le occasioni in cui collaboriamo"

Salvini: "Nessun contrasto con la Chiesa. Spero di incontrare il Papa"

"Incontrare Papa Francesco per me sarebbe un grande onore". A rivelarlo è Matteo Salvini, in una lunga intervista che uscirà nel prossimo numero del settimanale Oggi.

In merito alla"contrapposizione tra impegno sociale e cura delle anime" Salvini spiega che "se davvero la Chiesa sta perdendo qualcosa della sua identità, non devono interrogarsi solo le gerarchie, ma ognuno di noi in umiltà e coscienza, perché forse certe risposte si trovano prima 'dentro' e 'fuori'". Ma guai a pensare che vi sia un contrasto reale tra Salvini e la Chiesa:"Io sono stato votato da milioni di italiani, in buona parte cattolici credo, per difendere i confini e stroncare il traffico di esseri umani... Quindi mio dovere è prendere delle decisioni, a volte dolorose e difficili, ma necessarie per stabilire regole a beneficio di tutti...". Secondo il leader della Lega "al di là di qualche eccesso polemico che non condivido, credo siano molte più le occasioni in cui collaboriamo" con la Curia.

Il leader della Lega si sofferma anche sulla sua ostentazione del rosario e della devozione alla Vergine Maria, criticata da molti cattolici: "Non ho mai fatto mistero di essere l'ultimo dei buoni cristiani, divorziato e con due figli da due compagne diverse, figurarsi se mi azzardo a fare la morale agli altri! Però sono cristiano e cattolico, come milioni di altri italiani, né più né meno. A messa vado purtroppo in occasione dei funerali, ma anche fortunatamente per matrimoni e battesimi". Il vicepremier, poi, punzecchia Famiglia Cristiana e si chiede:"in che Paese vivano quelli che si sono stracciati le vesti, quelli addirittura del "vade retro" e aggiunge:"Mi permetto di dire che se facessero un giro per strada si accorgerebbero di come per tantissime persone esibire un piccolo segno religioso è motivo di orgoglio quotidiano".

Parlando della crisi col M5S, Salvini sottolinea: "Il vero punto di rottura è stato lo stillicidio quotidiano dei distinguo, delle polemiche, dei rinvii e dell'immobilismo. A un certo punto sembrava che per i Cinque Stelle fosse più importante fermare Salvini che far ripartire il Paese. Per un pò ho pazientato.

Ha presente il motto di San Filippo Neri, 'State buoni, se potete?' Ecco, io l'ho ripetuto a tutti per mesi, ma superata una certa soglia non potevamo fare altro che chiudere questo capitolo e ridare la parola agli elettori".

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